
La tempesta Ciaran ha sconvolto l’Europa con i suoi venti impetuosi, registrati in alcune zone anche prossimi ai 100 nodi. Si è trattato di un evento tipico dell’autunno atlantico, ma di particolare violenza.
Una serie di fronti generati da una depressione a sud dell’Irlanda hanno finito per collidere creando un vero e proprio muro perturbato che ha investito soprattutto il nord della Francia e la Cornovaglia, ma ha fatto sentire i suoi effetti fino in Mediterraneo.
In Italia, la Liguria e la Toscana sono state le regioni più colpite: la prima soprattutto dalle mareggiate impetuose da Libeccio, con altezza delle onde stimata sopra i 6 metri; la seconda anche con dei violenti nubifragi che hanno causato le gravi emergenze sul territorio degli scorsi giorni.
Ciaran ha imperversato per l’Europa del Nord per alcuni giorni, e anche in mare non sono mancate le emergenze.
Il 3 novembre nel nord Atlantico, al largo della Cornovaglia, una barca a vela di circa 13 metri ha lanciato l’allarme dopo avere disalberato e avere subito importanti danni allo scafo e alle fiancate causati dal rig spezzato. In soccorso dell’unico velista a bordo è arrivato un mercantile, la Green Azure, che ha salvato il malcapitato naufrago.
Nella stessa giornata vicino a Lisbona il naufragio di una barca a vela di 13 metri ha causato 4 vittime, ma il bollettino di guerra di Ciaran non finisce qui.
Negli stessi giorni a bordo di una nave da crociera, la Spirit of Discovery, che stava attraversando il Golfo di Biscaglia in tempesta, si sono registrati quasi 100 tra contusi e feriti, a causa delle condizioni estreme del meteo.
Un bilancio pesantissimo quello di Ciaran, che verrà ricordata come una delle tempeste più forti che abbiano sconvolto l’Europa negli ultimi decenni. Forse la potenza di Ciaran è aumentata solo a causa della casualità con cui alcuni fronti perturbati si sono uniti, ma è assai probabile che sia stata alimentata dalle alte temperature che si sono registrate nelle ultime settimane un po’ su tutto il continente e che, entrando in contatto con l’aria fredda originata dalla depressione, sono diventate benzina per alimentare il mostro Ciaran.
© Riproduzione riservata