La stagione estiva è ormai avviata lungo tutte le coste italiane, con le spiagge affollate di bagnanti e le baie che iniziano a riempirsi di diportisti.
Purtroppo questo è anche il periodo in cui la Guardia Costiera sta maggiormente in allerta per le tante emergenze e chiamate di soccorso.
Come lo scorso weekend, quando la chiamata è arrivata dalla spiaggia di Gimarra a Fano: un uomo e due bambini risultavano dispersi in un mare che in quel momento era segnalato in condizioni molto mosse.
Sulla spiaggia era stata esposta la bandiera rossa, ma i tre sarebbero comunque entrati in acqua. Usiamo il condizionale perché la dinamica è adesso al vaglio degli inquirenti. Le onde li avrebbero travolti nei pressi di una scogliera frangiflutti adiacente alla spiaggia.
Quando sono arrivati i soccorsi avvertiti dai bagnanti l’uomo era già privo di vita, mentre uno dei figli, il più grande di 13 anni, è stato ventilato direttamente in acqua e poi trasportato in ospedale dove è adesso ricoverato sotto osservazione. Purtroppo poche ore dopo è stato ritrovato il corpo del figlio più piccolo, di 8 anni, senza vita.
Una tragedia ancora tuta da chiarire, si capirà anche per esempio se possano esserci stati in una delle vittime malori causati dalla congestione, e non appena sarà fuori pericolo verrà sentita la versione del ragazzo superstite.
Un evento che fa capire ancora di più come il mare possa essere pericoloso anche in estate, se non si resta vigili e non si usa il buon senso.
Come avevamo scritto in questo approfondimento in tema emergenze in queste situazioni è bene avvertire subito la Guardia Costiera con i suoi numeri dedicati e, qualora avessimo intenzione di prestare soccorso in prima persona, cercare di valutare con lucidità le condizioni del mare e le nostre capacità fisiche prima di rischiare di peggiorare la situazione.
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