Nata come Route du Café la TJV vedrà equipaggi misti, giovani esordienti e vecchie volpi della vela. Gli ingredienti giusti sono tutti presenti per rendere questa transatlantica entusiasmante come l’edizione del 2017, che Solovelanet ha quotidianamente raccontato ai propri lettori.
Le barche saranno ormeggiate nel bacino Paul Vatine di Le Havre, da venerdì 18 ottobre a domenica 27 ottobre. Gildas Gautier, amministratore delegato della Transat Jacques Vabre, inorgoglito ha dichiarato:"Faremo ogni sforzo per rendere questa 14ma edizione indimenticabile per tutti".
La rappresentanza italiana
Giancarlo Pedote, sull’IMOCA 60 “Prysmian Group”, che ha chiuso la precedente edizione della TJV in 12ma posizione (in 16 giorni, 21 ore, 41 minuti et 16 secondi), regatando in duo con lo skipper Fabrice Amedeo, purtroppo penalizzati dalla perdita dello spinnaker a metà regata.
Pietro Luciani sul Class 40 Eärendil in coppia con Catherine Pourre. Nella precedente edizione, sempre con un Class 40, Luciani aveva regatato insieme a Massimo Juris, chiudendo in 6a posizione in 18 giorni, 16 ore, 53 minuti e 53 secondi.
La cantieristica italiana di eccellenza è rappresentata dal bergamasco Cantiere Persico, che ha realizzato un innovativo IMOCA 60, per il navigatore francese Thomas Ruyant, progettato da Guillame Verdier. Una barca rivoluzionaria sia nelle forme dello scafo che nella prua, dotata anche di una nuova generazione di foil. Costo stimato tra i 5 e i 6 milioni di euro.
Il percorso
La Transat Jacques Vabre si corre ogni due anni e rappresenta uno dei grandi avvenimenti della vela oceanica. Nata come Route du café pensata “in solitario”, dal 1995 è diventata Transat Jacques Vabre da correre “in duo”. La partenza da Le Havre è stata sempre confermata, mentre l’arrivo nel tempo è cambiato: 1993 Cartagena – Colombia; 2001 Salvador de Bahia – Brasile; 2009 Puerto Limon – Costa Rica; 2013 Itajaì – Brasile. Dal 2017 Salvador de Bahia – Brasile, dove arriverà anche l’edizione 2019.
Le classi in regata
Class 40 – Una classe di monoscafi pensata per facilitare l'accesso alle regate oceaniche a team con budget più limitati. Regole semplici ed evoluzioni tecnologiche limitate, pur lasciando spazio all'evoluzione delle forme dello scafo, ne contengono i costi.
Multi 50 – Anche questa classe di multiscafi, pur garantendo prestazioni importanti, è stata pensata per essere accessibile anche a team con budget non faraonici.
IMOCA – International Monohull Open Class Association, una classe storica per le regate offshore in solitario e in doppio. L’IMOCA è un vero e proprio un laboratorio di sperimentazione per le future barche commerciali, sia in termini di attrezzature che di requisiti di solidità e sicurezza.
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