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Friday, 25 April 2025
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Violenza sessuale: scoppia lo scandalo nella federazione greca

La campionessa olimpica Sofia Bekatorou ha dichiarato di aver subito violenza sessuale da parte di un dirigente della federazione greca durante un evento agonistico

Sofia Bekatorou porta la bandiera greca durante l'apertura dei Giochi Olimpici di Rio del 2016
Sofia Bekatorou porta la bandiera greca durante l'apertura dei Giochi Olimpici di Rio del 2016
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Atene (Grecia) – Una storia di violenza sessuale sta scatenando un terremoto nella federazione della vela greca (EIO). Protagonista la campionessa olimpionica Sofia Bekatorou, una delle atlete più conosciute in Grecia.

La Bekatorou, qualche giorno fa, durante un incontro virtuale con dei giovani atleti organizzato dal Ministero della Cultura ellenico e con tema, la protezione dei giovani nello sport, ha raccontato di una sua personale esperienza nel 1998 quando aveva 21 anni.

L’atleta non ha fatto nomi, ha solo parlato di un dirigente della federazione che l’aveva chiamata nella sua stanza di albergo durante un raduno in vista delle olimpiadi di Sydney che si sarebbero tenute due anni dopo. L’uomo l’ha approcciata da prima con parole gentili e cercando di scherzare, poi, quando lei si è rifiutata di sottostare alle sue avance in modo sempre più deciso, è passato alla violenza costringendola sul letto della stanza. Una volta finita la violenza – ha concluso la Bekatorou – l’uomo è uscito dalla stanza lasciandola sola.

Bekatorou ha raccontato di non aver denunciato l’accaduto per paura, vista la posizione dell’uomo, che questo avrebbe compromesso la sua partecipazione alle olimpiadi di Sydney.

Il racconto ha avuto un grande eco e la EIO, che da prima aveva mostrato un atteggiamento molto scettico, in un secondo momento ha chiesto le dimissioni del suo vicepresidente Aristides Adamopoulos, indicandolo di fatto come autore della violenza.

Alla Bekatorou è arrivata la solidarietà di tutto il mondo dello sport e il sostegno del primo ministro ellenico, Kyriakos Mītsotakīs, che ha dichiarato che portare alla luce questi fatti è una cosa importate e che tutte le vittime dovrebbero farlo.

Il racconto della Bekatorou ha dato il coraggio ad altre atlete di portare alla luce le personali violenze subite nel mondo dello sport. Tra queste l’atleta olimpica della vela Marina Psychogyiou che su Facebook ha raccontato di essere stata protagonista all’inizio degli anni 90’ di un fatto analogo a quello subito dalla Bekatorou, perpetrato sempre da un dirigente della federazione.

Si è unita al coro degli atleti che hanno subito molestie sessuali anche la Niki Bakogianni, medaglia d’argento nel salto in alto alle olimpiadi di Atlanta del 1996 sempre da parte di un dirigente della sua federazione.

Purtroppo il reato è ormai estinto e il colpevole non sarà processato. Sofia Bekatorou avrà l’amara consolazione di vedere il suo aggressore pagare per quello che ha fatto con la messa al bando dal mondo sportivo e con la pubblica vergogna.

© Riproduzione riservata

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