“Tutto nasce - ha detto il patron di Mascalzone Latino - dal protocollo redatto quest'estate. E' un testo nel quale il senso della sportività è totalmente assente. Alinghi ha preteso di dettare unilateralmente le regole del gioco, nominando come challenger of record Desafio Espanol, un team appartenente a uno yacht club inesistente”.
A preoccupare Onorato sono anche le conseguenze economiche di tutto quanto sta accadendo. “Il denaro degli sponsor deve finanziare l'evento. Louis Vuitton si è chiamata fuori dalla Coppa con grande signorilità, perchè non condivideva alcune scelte di Bertarelli. Questa è la prova di una totale assenza di cultura e rispetto delle tradizioni dimostrate dal vertice di Alinghi”.
Sembra poi esserci anche una questione personale tra il defender e Mascalzone Latino. “Abbiamo presentato un protocollo simile a quello della scorsa edizione che non è neppure stato guardato. E dopo aver lasciato una memoria pro-Oracle alla corte di New York - continua Onorato - ho avuto il sentore che volevano escluderci. Alinghi aveva dichiarato di accettare solo una sfida per nazione e stava per nascerne una nuova in Italia. Ci siamo subito iscritti, dovendo dimostrare l'esistenza del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, un circolo che vanta oltre cento anni di vita”.
Le ultime considerazioni di Onorato sono per il futuro dell'evento. “La cosa migliore è questa sfida con i catamarani, con la speranza che vinca Oracle, per poi rimboccarsi le maniche e lavorare duramente, recuperando prima di tutto il main sponsor, Louis Vuitton. Penso che poi sia necessario tornare in acqua con le vecchie barche per contenere costi, tempi e perchè erano molto spettacolari. Solo in seguito, si potrà pensare ai nuovi Ac90”.
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