Grosso spavento per il pilota 50enne Salvatore Biddau, che è finito in acqua con il suo idrovolante in Sardegna, nei pressi della spiaggia La Cinta tra la Nuragheddu e lo stagno di San Teodoro.
Ieri mattina i passanti hanno visto l’aereo avvicinarsi alla superficie dell’acqua, e ribaltarsi in modo anomalo dopo averla toccata. Momenti di paura a riva, dove scattavano le chiamate per i soccorsi, nell’attesa di capire quali fossero le condizioni dell’uomo sull’aereo, fortunatamente illeso.
Salvatore Biddau era partito dall’Aeroporto Aviosuperficie di San Teodoro ‘Lu Scupaglio’ e dopo l’incidente ha eseguito, come da lui stesso dichiarato ai media locali, le procedure di rito in questi casi di emergenza: ha chiuso il serbatoio del motore, ha spento l’aereo ed è uscito dalla cabina.
L’esito dell’avventura per il pilota è stata una nuotata fino a riva dove ha rassicurato tutti sulle sue condizioni.
Dopo che gli uomini della Guardia Costiera hanno verificato l’integrità dell’idrovolante e che non ci fossero sversamenti di carburante in mare, il mezzo è stato rimosso.
All’origine dell’incidente lo stesso Biddau ha chiarito ci fosse un suo errore tecnico. Questi aerei sono fatti per potere anche poggiarsi in acqua, dato che sono dotati di particolari volumi nella parte bassa della loro scocca che forniscono loro un assetto stabile e sufficiente galleggiamento.
Quando si avvicinano in acqua i piloti rientrano le classiche ruote del carrello, in modo da fare toccare in acqua solo la zona del mezzo deputata a questo scopo. Biddau voleva poggiarsi in acqua, ma ha dimenticato il carrello aperto, che una volta entrato in acqua ha fatto perdere il corretto assetto galleggiante all’aereo causando il ribaltamento e il conseguente incidente.
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