La nuova legge entra in conflitto con la posizione internazionale dell’Australia che ha firmato il protocollo di difesa degli squali.
Gli squali sono un anello fondamentale della catena biologica e in Australia il loro numero è già calato drasticamente a causa delle flotte pescherecce che ne commerciano alcune parti considerate prelibate dalle culture asiatiche come le pinne.
Le associazioni di surfisti e ambientalisti hanno minacciato di fare azioni di disturbo per fermare le squadre di cacciatori pagate dal governo per abbattere gli squali. La polizia ha, però avvertito, che nel caso, il reato che si configurerebbe prevede sino a 12 mesi di prigione.
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