
In questo articolo cercheremo di spiegare come rimuovere il vecchio teak e incollare quello nuovo con le modalità di un hobbista, che del professionista non possiede né le capacità né l’attrezzatura: non spaventatevi quindi se un falegname nautico vi dice che lui non fa così.
Croce e delizia degli armatori il rivestimento in teak è presente, almeno in pozzetto, in quasi tutte le barche da crociera degli ultimi decenni.
Anche se non più usate in modo strutturale nella costruzione degli scafi, le doghe di legno chiaro, alternate ai corsi di gomma detti comenti, segnano l’aspetto di moltissime coperte, svolgendo sia una funzione estetica che pratica: hanno infatti formidabili proprietà antisdrucciolo anche da bagnate.
Ma se queste sono le delizie, la croce è rappresentata dalla cura necessaria, costante e periodica, e dall’inevitabile sostituzione totale che prima o poi, di solito dopo venti o trent’anni, si è costretti ad affrontare. Si tratta certamente di un arco temporale molto ampio, ma la spesa è notevole e nel caso di barche molto vecchie può sfiorarne il valore qualora la superficie da ricoprire fosse molto ampia.
Il costo della sostituzione del teak
Per dare un’idea: rifare completamente la coperta di un quar
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