Il percorso tracciato dagli organizzatori prevedeva, infatti, la circumnavigazione della penisola antartica con partenza e ritorno dalla città australiana, navigando a basse latitudini; un percorso reso obbligatorio da alcuni passaggi posizionati tra le oltre 16.000 miglia di navigazione.
Il solitario russo, cinquantasei anni, ha navigato a bordo di un Open 85. La barca, fedele compagna di viaggio anche prima della competizione (ha raggiunto Albany partendo da Falmouth, in Inghilterra) lo ha accompagnato nella lotta contro il freddo, le tempeste e il pericolo costante di entrare in collisione con iceberg o balene.
“Abbiamo fatto 30.000 miglia insieme. Adesso non vedo l'ora - ha detto Konyukhov appena approdato - di mangiarmi una bistecca, farmi una doccia, indossare abiti puliti e dormire per almeno dodici ore”.
Per ricordare questa grande impresa, Bob Williams, organizzatore della competizione, ha intitolato la porta 12 del tracciato al navigatore russo. Fedor Konykhov, appunto.
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