I naufraghi sono due uomini quarantenni e una donna della stessa età con un bambino di 4 anni, tutti di nazionalità austriaca, e sono stati loro stessi a lanciare l’allarme telefonicamente, chiamando il 112 di Peschiera del Garda. Dopo avere deviato la chiamata a Bolzano per problemi linguistici, sono scattati i soccorsi sul posto.
Carabinieri, varie squadre della Guardia Costiera, la Squadra Nautica della polizia di Peschiera e i Vigili del fuoco di Bardolino si sono mossi con le loro unità, mentre un militare continuava a tenere il contatto telefonico e il turista austriaco che riusciva a rimanere con il cellulare fuori dall’acqua aggrappandosi insieme agli altri su un pezzo di barca rimasto a galleggiare.
L’uomo informava che il bambino di 4 anni, nonostante il giubbotto di salvataggio, faticava a restare a galla. La corsa contro il tempo ha avuto un lieto fine, gli uomini della Guardia Costiera nelle acque di Lazise sono stati i primi a individuarli e salvarli. Tutti e quattro sono stati trasferiti in ospedale dal 118, ma non vengono segnalate complicazioni cliniche, solo una ferita al capo per uno degli uomini.
L’acqua del lago in questo periodo dell’anno è ancora intorno ai 15-16 gradi, il rischio corso dai turisti tedeschi, e dal bambino, è stato enorme perché in queste condizioni l’ipotermia non tarda ad arrivare. Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio delle forze dell’ordine.
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