Fortunatamente non ci sono feriti, solo un lieve contuso a una gamba. La motovedetta della Guardia Costiera è intervenuta prontamente, ma si è limitata a rilevare i danni, la barca a motore si è liberata da sola dal peschereccio facendo retromarcia.
Anche in questo caso, come nel tragico incidente di Portisco in cui una barca a motore è entrata in collisione con una barca a vela e in cui è morto un uomo, sembra che il comandante della barca abbia sostenuto di non aver visto il peschereccio, il quale, come si vede dalle fotografie, non è piccolo.
L’ufficio della Guardia Costiera competente per territorio ha aperto un’indagine sull’accaduto.
Ancora una volta il sospetto è che la barca a motore sia stata affidata al pilota automatico mentre il comandante si distraeva su altre faccende.
La bella stagione appena iniziata si annuncia ricca di episodi di questo tipo. I velisti dovranno fare sempre estrema attenzione quando avvistano barche a motore sopraggiungere, la possibilità che queste siano state affidate al pilota automatico e si siano trasformate in bombe naviganti, è reale.
Se la barca a motore non accenna a cambiare rotta, non bisogna attendere, occorre accendere il motore e portarsi fuori dalla rotta di collisione velocemente.
Rimarchiamo ancora una volta che il problema del pilota automatico sulle barche a motore è serio e andrebbe risolto.
Se lo strumento non si può vietare, si deve almeno obbligare il conducente della barca a indossare un laccetto spegni motore, in modo che, nel momento in cui si allontana dalla postazione di guardia, il laccetto venga via e i motori si spengano, cosi come accade sui gommoni in caso di caduta accidentale in mare.
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