Si è aperto sabato 20 gennaio a Dusseldorf la 55 sima edizione del BOOT, il più importante salone nautico tedesco.
Un evento che l’anno scorso aveva dato l’impressione di essere in grande difficoltà sia di espositori sia di pubblico, ma che quest’anno, almeno dal punto di vista del pubblico, sembra in decisa ripresa.
Non solo durante il weekend ma anche in questo inizio settimana, i lunghi corridoi di questo salone, che è tutto al coperto, si sono presentati pieni di visitatori e gli stand hanno visto un grande affollamento.
A mancare sono le barche.
Sino a prima della pandemia i padiglioni riservati alla vela d’altura erano tre, oggi sono esattamente la metà.
In confronto all’anno scorso si notano dei miglioramenti, come il ritorno del gruppo Hanse con i marchi Hanse, Dehler e Moody, e un aumento di barche esposte da cantieri come Dufour che l’anno scorso erano arrivati in fiera con un solo modello e che quest’anno ne espongono tre.
A differenza del Salone di Genova, dove il numero di barche esposte è maggiore, qui ci sono cantieri che da noi non hanno mai esposto come Arcona, che quest’anno si presenta al BOOT con il suo nuovo 50 piedi.
L’Arcona 50 è un disegno di Niel Jeppsen (fondatore del cantiere X-yacht) e di Ariadna Pons, giovane designer spagnola. Si tratta di barca particolarmente bella e che sicuramente segnerà un momento decisivo per il cantiere svedese che oggi non ha importatori nel nostro paese.
Oltre all’Arcona 50, che segna l’evoluzione di un cantiere importante e che ora si prepara a diventare una firma a livello europeo, troviamo l’Hallberg Rassy, barca che segue una tradizione lunghissima e costellata di successi.
Sempre tra le barche blasonate troviamo anche l’Oyster 585. In un angolino, un po' dimenticato, il Maxus 35, barca polacca che suscita un grande interesse sia perché esteticamente piacevole e sia per il suo prezzo molto interessante.
I grandi nomi italiani ci sono tutti, Solaris e Cantiere del Pardo. All’appello manca Italia Yachts, che una volta, seppur con un solo modello, era un’affezionata frequentatrice del salone tedesco; e Ice Yachts, che però è sempre stato un ospite saltuario.
Il Boot è un salone che sembra volere riprendersi e che lotta per farlo. Un salone che tutto sommato per quello che offre vale ancora un viaggio in Germania.
BOOT DUSSELDORF edizione 2024 dal 20 al 28 gennaio.
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