Lunedì scorso, a circa 150 miglia dall’isola di Aruba ai Caraibi, un catamarano di circa 12 metri, il Second Wind, ha scuffiato per motivi non ancora accertati.
I quattro uomini a bordo comandati dallo skipper 32enne Andre Engelhardt, una volta appurato che il catamarano stava affondando, si sono riparati sulla zattera autogonfiabile dove hanno atteso i soccorsi.
Al mayday lanciato da Engelhardt ha risposto il Coast Guard's Maritime Operations Center, che ha inviato immediatamente un aereo ricognitore. Quest'ultimo, dopo aver individuato il punto del naufragio, ha continuato a sorvolare l'area fino all'arrivo dell’elicottero SAR, il quale ha tratto in salvo i quattro uomini in breve tempo e senza correre particolari pericoli.
Fortunatamente il naufragio è avvenuto entro le 200 miglia dalla base degli elicotteri della Coast Guard, limite oltre il quale questi non possono operare perché non ne hanno l’autonomia.
Il catamarano aveva iniziato una crociera lungo le coste dell’America centrale durante la quale avrebbe dovuto toccare le Isole Vergini e a Panama.
Second Wind fortunatamente è affondato e oggi non costituisce più un pericolo per la navigazione.
Il capovolgimento di un catamarano è un evento estremamente raro. A meno che non si verifichino condizioni meteorologiche particolarmente avverse e lo skipper non abbia dato terzaruoli, è difficile che un catamarano possa ribaltarsi, anche se si tratta di un modello d’altura, come il Second Wind, caratterizzato da scafi più stretti rispetto a quelli di un catamarano da crociera.
Per saperne di più leggi l’articolo “Il catamarano scuffia?”
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