Si annuncia come la regina dei saloni autunnali, è il nuovissimo CNB 78, barca pronta, ma che nessuno ha ancora visto e che sarà presentata in anteprima mondiale al salone di Cannes che inizierà il 12 settembre.
Il CNB 78 nasce da un connubio magico, quello tra lo studio francese di Philippe Briand per le linee d’acqua e quello di Piaton Yacht Design per lo stile.
Due studi che avevano già disegnato il CNB 76 quando il cantiere era parte del gruppo Beneteau e che è stato, sino alla sua uscita di scena, il maxiyacht più venduto al mondo con 33 esemplari costruiti. Ed è proprio dal CNB 76 che i due studi sono partiti, riproponendo alcune soluzioni di questa imbarcazione ma in chiave moderna.
Uno dei caratteri distintivi della barca è il quartiere equipaggio indipendente che per la prima volta, su di una barca sotto i 24 metri, fu proposto proprio sul CNB 76 nel 2013. Questo occupa tutta la zona poppiera della barca ed è costituito da una spaziosa cabina che può ospitare due o tre persone e un bagno con box doccia separato. Affianco alla cabina equipaggio una grande cucina professionale.
Sempre ispirata al CNB 76, ma con volumi molto più ampi, la cabina armatoriale. Studiata per mantenerne la privacy in ogni circostanza, la cabina offre due soluzioni: con il letto rivolto verso prua o, con il letto, rivolto verso poppa.
Oltre alla cabina armatoriale ci sono due cabine ospiti poste a centro barca, ognuna con il suo bagno e box doccia.
La dinette ripropone il multilivello che avevamo già visto nel CNB 76 dove la divaneria è ad un livello più alto del resto dell’ambiente per permettere di guardare fuori anche stando seduti al divano.
Se il disegno del CNB 78 è tutto francese, la fattura della barca è tutta italiana e parlando di Solaris, sicuramente si tratterà di una fattura ai massimi livelli.
Il gruppo Solaris, primo cantiere italiano nel mondo della vela, ha acquistato il marchio CNB dal gruppo Beneteau nel 2021 per creare un brand di lusso che guardasse oltre i 65 piedi, in cantiere già l’idea di realizzare un 88 piedi.
Due anni e mezzo per pensare, progettare e quindi realizzare questo primo modello che apre la strada ad una nuova gamma di semicostum.
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