Una vera e propria entrata a gamba tesa da parte del sindacato rappresentato dal New York Yacht Club, che ha fatto rumore nelle stanze di Team New Zealand. Nelle 150 pagine di Protocollo redatte dal team americano ci sono tanti spunti interessanti, come un formato di Coppa da fare ogni 3 anni, a partire dal 2024 in Nuova Zelanda, poi Italia nel 2027, UK nel 2030 e USA nel 2033, ovvero tutti i paesi che hanno partecipato alla Coppa numero 36, con eventi di avvicinamento da disputare nei paesi dei possibili sfidanti.
Alla voce barca vengono invece riproposti gli AC 75, vengono confermate le regole sulla nazionalità di equipaggio e cantiere costruttore, nonché quella sulla possibilità di varare un solo scafo, come già paventato dai neozelandesi.
La proposta degli americani sembra avere anche i favori di Patrizio Bertelli e Luna Rossa, ma non quelli dei neozelandesi, soprattutto per un problema di forma. Con la proposta fatta, il New York Yacht Club, forte delle sue 26 vittorie in Coppa America, sembra volere scavalcare Ineos nel ruolo di Challenger of Record, ovvero lo sfidante che ha diritto a discutere le regole del gioco con il detentore della Coppa.
E questa mossa infatti non è andata giù ai kiwi, che hanno difeso il ricco partner inglese ribadendo che il Protocollo verrà scritto da Team New Zealand e Ineos nel ruolo di challenger of record, ringraziando il New York Yacht Club per l’interessamento e ricordando che le iscrizioni saranno aperte solo fra qualche tempo.
Insomma i kiwi continuano a tergiversare senza fare ancora mosse ufficiali, mentre è chiaro che ormai tra i quattro team che hanno preso parte all’ultima Coppa c’è un’asse New Zealand-Ineos alla quale si contrappone quello American Magic-Luna Rossa.
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