
Questa è la domanda che ci siamo posti qualche giorno fa quando abbiamo verificato che l’ultimo modello veramente nuovo di Hanse risale a molti anni fa.
Quando un cantiere smette di fare modelli nuovi è molto probabile che qualche cosa non stia funzionando. La progettazione delle barche è in costante evoluzione e chi non adegua i sui prodotti è destinato a perdere di competitività, ma fare sviluppo e realizzare nuovi stampi è un’operazione piuttosto costosa e che richiede importanti investimenti.
Non sembra che quello di Hanse sia un problema finanziario, il gruppo a cui appartiene il cantiere Hanse Yacht è da diverse settimane che continua a mostrare i suoi numeri di bilancio che sono lusinghieri, quindi è un mistero sulla reale motivazione per cui si sia deciso di non rinnovare la gamma da così tanti anni.
Indagare su quello che fa un cantiere soprattutto quando questo sembra essere in difficoltà, è una cosa delicata e bisogna fare attenzione e usare la massima professionalità.
Qualche anno fa scrivemmo al cantiere per chiedere lumi su uno strano comportamento del titolo Hanse in borsa e, nel giro di 24 ore, l’Hanse inviò il suo direttore marketing del tempo per parlare con il nostro direttore e fornirci tutte le spiegazioni del caso.
Così anche questa volta, prima di metterci alla tastiera, abbiamo scritto al cantiere le nostre perplessità, ponendo delle domande che avrebbero chiarito i nostri dubbi.
Ad oggi, non è arrivata alcuna risposta, cosa che solleva ulteriori dubbi, in quanto difficilmente un ufficio stampa di un cantiere non risponde a domande di questo tipo poste da un giornale.
Non avendo riscontri dal cantiere, sulla base dei quali avremmo potuto scrivere cose diverse, non ci rimane che analizzare gli elementi in nostro possesso:
a) Il cantiere non rinnova la gamma da molti anni (naturalmente i restyling non hanno nessuna rilevanza in un’analisi di questo tipo).
I modelli oggi in produzione in molti casi derivano da modelli più vecchi e quelli che non lo sono, comunque, sono stati presentati molti anni fa. Per quanto siamo riusciti a ricostruire, Hanse, in confronto agli altri grandi cantieri di produzione di serie ha saltato almeno una generazione di modelli.
L’attualità dei modelli è un elemento fondamentale per un cantiere che vuole crescere. Il mancato rinnovamento dei modelli, il continuare a fare restyling usando sempre le stesse barche riviste in molti modi diversi, fa pensare che non ci sia la volontà, o la possibilità di crescere, in poche parole, che il cantiere sia in crisi. Non diciamo che sia così, ma che sicuramente è un’ipotesi che si può fare.
Ricordiamo il caso di Bavaria che negli anni successivi alla crisi del 2008-2012 aveva smesso di fare modelli nuovi e faceva solo restyling, per poi, nel 2017 tentare di salvarsi dal fallimento realizzando tre modelli nuovi, di cui due, il Bavaria C57 e il Bavaria C45 diedero il via all’era Cossutti che in quel frangente divenne il progettista ufficiale della Bavaria.

Per Bavaria, però, il tentativo di rilancio arrivò troppo tardi e nel 2018 il cantiere fu commissariato. Quando fu acquistato da un fondo d’investimenti tedesco, la prima cosa che questo fece, dopo aver stabilizzato la parte finanziaria del cantiere, fu riprendere a sfornare modelli nuovi, ultimo dei quali è stato il Bavaria C38 che sarebbe dovuto essere presentato quest’anno al salone di Dusseldorf che, però, è stato cancellato causa Covid.
b) Nei porti è sempre più difficile vedere un Hanse nuovo, una volta erano molto comuni, oggi si vedono arrivare nei porti molti Beneteau, diversi Jeanneau e Dufour, ma, eccetto per alcune eccezioni, pochi Hanse Yacht. Il che solleva domande sul numero di barche che sono vendute ogni anno.
c) Una volta le società di charter italiane che usavano Hanse erano molte, oggi sono rare. Molte società hanno preferito vendere e acquistare altri marchi nonostante gli Hanse siano tra le barche più voluminose e economiche che si possono avere sul mercato, il che fa pensare che da qualche parte le società di charter non abbiamo trovato la convenienza a mantenere questi modelli: probabilmente nel prezzo o nella qualità delle barche stesse.
d) Sul sito del cantiere l’Hanse 458 (restyling dell’Hanse 455) è ancora presentato come una novità quando la barca è stata presentata nel 2018, il che fa pensare che non ci sia interesse o la possibilità di tenere aggiornato un sito che, una volta, era un esempio di marketing sul web. Cosa che, inoltre, sottolinea come dal 2018 non siano stati presentati neanche dei restyling.

e) Il fatto che non ci sia stato un incaricato al marketing o un responsabile dell’ufficio stampa che ci abbia contattato in seguito alla nostra e-mail, fa pensare che non ci sia più un ufficio stampa organizzato in modo da poter far fronte a queste evenienze.
Basandoci su questi elementi quello che possiamo pensare è che il gruppo Hanse trovi i suoi guadagni negli altri brand, forse in quelli delle barche a motore, un settore sicuramente più ricco della vela e che, come stanno facendo in molti, stia spostando da qualche anno i suoi interessi e le sue risorse in quel settore.
Purtroppo il mistero con il quale abbiamo iniziato rimane tale e quanto detto si limita a mere ipotesi.
L’unica speranza di fare chiarezza è che, prima o poi, in Hanse qualcuno apra la nostra e-mail e decida che, forse, è opportuno dare una risposta alla nostra domanda: “Cosa sta accadendo al cantiere Hanse Yachts?”
Noi siamo qui, pronti a pubblicare quello che l’Hanse vorrà farci sapere.
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