Uno degli elementi che può far prevedere come i grandi cantieri possano avere forti difficoltà a rispettare i tempi di consegna è l’allarme che proviene dalla Volvo Penta che, a causa del ritardo nella consegna di alcuni componenti elettronici, ha dovuto a sua volta posticipare la consegna dei motori ai cantieri.
Una catena che alla fine si potrebbe ripercuotere sui concessionari che dovranno spiegare ai loro clienti come la loro barca arriverà a stagione ormai inoltrata, se non ,addirittura, a stagione finita.
I problemi si sommano tra loro e la stagione che inizialmente sembrava dovesse essere positiva nonostante il Covid, si sta lentamente caricando di tensione.
Da prima c’è stato il problema della minore disponibilità di barche da vendere per via del blocco degli stabilimenti subito lo scorso anno durante il primo lockdown il che, praticamente, ha fermato le vendite a febbraio e, in alcuni casi, ancora prima.
Sempre a causa delle chiusure a singhiozzo avute nei maggiori paesi produttori, Francia e Germania, i ritardi di produzione si sono sommati ad altre chiusure non solo dei cantieri di assemblaggio, ma anche dei fornitori.
Dall’acciaio al legname, le materie prime hanno stentato ad arrivare in molti stabilimenti e la conseguenza è che oggi i cantieri industriali non ce la fanno a sfornare un numero sufficiente di barche per tener fede ai loro impegni.
In ultimo, nel caso del gruppo Beneteau, ci si è messo anche un attacco informatico da parte di un gruppo di hacker che a febbraio 2021 ha paralizzato la produzione di tutti gli stabilimenti del gruppo.
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