Un’esperienza traumatizzante che ha fatto riflette Dario su quanto possa essere pericoloso quello che sta facendo anche se ormai si è abituato a passare le sue giornate su di una barchetta concepita per le uscite giornaliere di qualche ora davanti alla costa.
Da quel momento Dario è costantemente legato e questo aumenta notevolmente la sua sicurezza.
Dopo la caduta, ora, il navigatore solitario deve vedersela con il brutto tempo. Nonostante abbia deviato più volte dalla sua rotta per evitare la parte brutta di una burrasca, alla fine ha dovuto fare i conti con la coda di questa.
In un post alla moglie Silvia, Noseda racconta di onde che arrivano da ogni dove che passano sulla barca come se questa non ci fosse. Il pozzetto allagato e gli scomparti stagni che poi tanto stagni non sono e le batterie che si bagnano e il sistema elettrico che alza bandiera bianca e dice basta.
Finalmente, oggi, domenica 10 dicembre, il brutto tempo è passato e le previsioni danno una bella giornata di sole che darà modo a Dario di far asciugare tutto, batterie incluse, per poi impegnarsi e cercare di far ripartire il sistema elettrico, fondamentale per far funzionare il pilota automatico e garantirsi qualche ora di sonno.
Nel frattempo il navigatore ha deciso di cambiare il punto di atterraggio che non sarà più Nassau alle Bahamas, ma la Martinica, un’isola dei Caraibi che si trova a diverse centinaia di miglia più a sud.
L’arrivo di Dario a Martinica è previsto per la fine della prossima settimana, primi giorni di quella successiva, dopo che avrà percorso 3.530 miglia.
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