Il MRCC di Punda Delgada alle Azzorre continuerà a diramare un allerta alle navi in transito nell’area interessata.
Al momento la Marina Militare Portoghese non ha ancora confermato se i relitti trovati in mare appartengono al Bright o meno.
Al momento l’unica supposizione che si può fare in base al fatto che l’Epirb ha lanciato solo un ciclo di allarme che sul sistema AIS la barca non compare e che il telefono satellitare non risulta visibile è che la barca sia affondata in modo repentino senza lasciare il tempo all’equipaggio di gettare in mare l’autogonfiabile e prendere con se telefono e Epirb.
Un affondamento di questo tipo può avvenire in due casi: a) perdita del bulbo mentre la barca è invelata il che provocherebbe un capovolgimento dell’imbarcazione, ma questo non porterebbe in modo automatico all’affondamento della barca, anzi questa potrebbe rimanere alla deriva per diverso tempo. b) In caso di collisione con una grande nave. Lo scafo sarebbe distrutto e affonderebbe in brevissimo tempo.
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Atlantico – Vanno avanti le ricerche del Bright, l’Oceanis 473 battente bandiera italiana del quale non si hanno più tracce dal 2 di maggio. Ieri sera si è sparsa la notizia che fossero stati ritrovati dei pezzi dello scafo, dei giubbotti e altre oggetti contenuti nella barca, cosa che se fosse confermata metterebbe un punto alla situazione.
Se lo scafo fosse stato trovato a pezzi si dovrebbe pensare alla collisione con un grosso cargo o una petroliera, collisione che non necessariamente sarebbe stata rilevata da chi era a bordo della nave. Ma, stando a quanto ci ha detto Rosa Cialone, la moglie di Aldo Revello, lo skipper 53 enne del Bright, da noi sentita questa mattina, la notizia del ritrovamento dei relitti sembra destituita di fondamento, o, quanto meno, i ritrovamenti fatti, al momento non sono ricollegabli al Bright.
SVN – Ha delle notizie sull’andamento delle ricerche.
R.C. – No sino a questa mattina nessuna notizia.
SVN – Ha saputo che sembra che siano stati ritrovate delle parti dello scafo della barca e altri oggetti.
R.C. – Si ho sentito la notizia, ma a me nessun organo competete l’ha riportata.
SVN – Ha sentito le autorità e non le hanno detto nulla o non ha sentito nessuno.
R.C. – Siamo in contatto costante con il consolato italiano a Lisbona, con la Guardia Costiera Italiana e alcuni amici sono in contatto con l’MRCC di Punda Delgada alle Azzorre che coordina le ricerche e a noi nessuno ha detto nulla, quindi dobbiamo ritenere che la notizia non sia vera.
SVN – Lei esclude che possano non avergliela detta per altri motivi.
R.C. – No, non posso escludere che stiano aspettando di controllare se quanto ritrovato appartenga effettivamente al Bright o meno, ma credo che al momento nessuno abbia ancora trovato nulla.
SVN – Si sente seguita dalle nostre autorità.
R.C. – Sì, mi tengono informata costantemente.
SVN – Ha idea per quanto tempo continueranno le ricerche.
R. C. – Non lo so, per il momento mi sento piuttosto tranquilla, nessuno mi ha accennato alla possibilità che queste siano sospese. Chiaramente so che se non si trova nulla ancora pochi giorni e poi chiuderanno le ricerche, ma al momento stanno andando avanti.
Il sito della Marina portoghese parla del ritrovamento di alcuni relitti, ma specifica che non c’è alcuna evidenza che si tratti di parti del Bright.
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