Tre navi, un peschereccio e un aereo C-295 dell'Aereonautica Portoghese stanno setacciando un'area di 300 miglia quadrate per cercare di ritrovare la barca dei due velisti italiani.
Nella zona sono stati trovati tre giubbotti salvagente, ma non si sa se appartengono al Bright o meno.
La barca era partita da La Spezia a novembre scorso per andare a passare la stagione invernale ai Caraibi e all’inizio di aprile era ripartita con tre persone a bordo dai Caraibi per rientrare in Italia.
Dopo una sosta alle Azzorre dove uno dei tre era sbarcato, il 28 aprile scorso Aldo, skipper e proprietario della barca, e il suo amico Antonio, sono ripartiti con rotta verso Gibilterra.
Il 2 maggio alle 13:48, un segnale emesso dall’EPIRB di bordo è stato captato dalla MRCC di Punta Delgada. Dopo il primo segnale non si è ricevuto più nulla e anche il telefono satellitare presente a bordo non risulta collegato. Il segnale proveniva da un punto a 320 miglia a est delle Azzorre.
Rosa Cilano, la moglie di Aldo Revello, ci dice che la barca, che è del 2006, era in ottime condizioni. Aldo, suo marito, è un professionista della vela con diverse traversate al suo attivo.
Al momento in contatto con la famiglia Revello c’è la Farnesina e la Guardia Costiera Italiana, mentre il coordinamento delle ricerche è della Guardia Costiera Portoghese.
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