giovedì 20 marzo 2025
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James Cameron nella fossa delle Marianne

Il regista canadese scende nella fossa delle Marianne nel mezzo dell'Oceano Pacifico, nella fossa più profonda dell'oceeano

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Londra - Dopo sette anni di preparativi svoltisi nella massima riservatezza e diversi rinvii a causa del maltempo, James Cameron ce l’ha fatta. Nella giornata di ieri, 26 marzo 2012, il famoso regista di "Titanic", "Avatar" e "Abyss" è sceso, a bordo del batiscafo Deepsea Challenger, nella fossa delle Marianne, la fossa oceanica più profonda al mondo, situata in mezzo all’Oceano Pacifico, che nel punto più profondo (Challenger Deep), si trova a 10.994 m sotto il livello del mare.

Cameron dal fondo del mare ha inviato un messaggio su Twitter: "Sono appena arrivato nel punto più profondo dell'oceano. Toccare il fondo non è mai stato così bello. Non vedo l'ora di condividere con voi ciò che vedo".

La missione, frutto della collaborazione con lo Scripps Institution of Oceanogrphy, il Jet Propulsion Laboratory e l'Università delle Hawaii, della rivista National Geographics e con la sponsorizzazione della Rolex, si è posta come obiettivo quello di prelevare campioni dal fondo del mare e effettuare riprese "in alta definizione" degli abbissi.

La Fossa delle Marianne, era stata raggiunta per la prima volta nel 1960 dal tenente di vascello Don Walsh e dall'oceanografo Jacques Piccard, a bordo del batiscafo di costruzione italiana, Trieste.

Per la sua missione, James Cameron, che è uno esperto in fatto di immersioni in batiscafo, ha utilizzato un mezzo appositamente studiato e costruito, il Deepsea Challenger, un batiscafo dalla forma insolita: assomiglia più a un missile che a un sottomarino. Lungo 7,30 metri si sviluppa in verticale ed è dotato di una cellula abitativa a forma di sfera costruita in acciaio speciale dello spessore di 6,4 centimetri con un'unica finestra. Il batiscafo è in grado di scendere alla vertiginosa velocità di 150 metri al minuto. Ciò significa che per ogni minuto di discesa la pressione per centimetro quadrato aumenta di 15 volte. Per raggiungere il fondo, il batiscafo, ha impiegato meno di tre ore e per tornare in superficie, gli sono stati sufficienti, settanta minuti.

Durante le prove, all’inizio di marzo, il Deepsea Challenger, con James Cameron a bordo, aveva raggiunto gli 8.166 metri.

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