Erano oltre 100 le imbarcazioni coinvolte in rappresentanza di quasi 20 nazioni, con una forte presenza italiana, divise nei gruppi A, B e C in base alla grandezza.
Nel gruppo A, quello delle barche più grandi, la vittoria è andata al Tp 52 Hurakan, ex Quantum, di Marco Serafini, al secondo posto si è piazzato lo Swan 45 Fever di Diederichs Klaus, terzo posto per il Tp 52, Freccia Rossa di Vadim Yakimenko. La classifica dei non professionisti, indicati con il termine Corinthian, ha registrato la vittoria dello Swan 45 Tengher di Alberto Magnani, argento per la “sorella” Ulika di Stefano Masi, terzo Sexy Too, il Mylius 14e55 di Carlo Varelli.
Nel gruppo intermedio, B, è stato invece un dominio dei ClubSwan 42, barca che ancora oggi dice sempre la sua in regata. La vittoria è andata a Fantaghirò di Carlandrea Simonelli, seguito da Mela di Alberto Rossi, medaglia di bronzo per BeWild di Renzo Grottesi. Tra i Corinthian si segnala il successo del J122 Chestress 3 di Giancarlo Ghislanzoni, secondo il GS 43 Reve de Vie di Ermanno Galeati, terzo lo Swan 42 SetSail.
Nel gruppo C riservato alle barche più piccole hanno fatto la voce grossa gli Italia Yachts 11.98 Vittoria per l’11.98 Scugnizza di De Blasio, secondala gemella Sugar 3 dell’armatore estone Ott Kikkass, terzo il Farr 30 tedesco Topas.
Per quest’ultima barca vittoria anche tra i Corinthian nella classifica che vede al secondo posto il First 35 Squalo Bianco di Concetto Costa e terzo ancora un’Italia Yachts, il 998 Low Noise II di Valerio Dabove.
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