L’arrivo di Genova come traguardo del giro del mondo in equipaggio, The Ocean Race, si prevedeva come difficile da un punto di vista strategico, e il Mar Ligure non ha deluso le attese.
Oltre ai colpi di scena meteo la suspense riguardava soprattutto il verdetto della Giuria a proposito della collisione avvenuta nelle fasi iniziali dell’ultima tappa da L’Aja a Genova.
L’esito sono 4 punti “riparazione” per la collisione che ha impedito al team americano guidato da Charlie Enright di potere proseguire la tappa.
11TH Hour Racing è quindi, indipendentemente dal risultato dell’ultima tappa e alla luce della classifica di tutto il giro del mondo, il vincitore della The Ocean Race 2023.
A bordo dell’Imoca 60 anche l’italiana Francesca Clapcich che ha preso parte a quasi tutte le tappe di quest’edizione 2023. La barca arriverà in queste ore a Genova dopo avere effettuato la riparazione a l’Aja ed essere ripartita.
Per la triestina Clapcich arriva la vittoria alla seconda partecipazione al giro del mondo, dopo diverse altre esperienze di vela oceanica tra cui quelle sui Figaro 3, e dopo essersi formata nelle classi olimpiche con la partecipazione a due Olimpiadi in Laser e 49er.
La tappa poi, aldilà dell’esito della Giuria, non è stata banale e avara di colpi di scena. La flotta è stata accolta da un sistema meteo difficile da interpretare, con una netta predominanza di zone con totale assenza di vento nella rotta verso l’arrivo.
L’ultima tappa della The Ocean Race, partita da l’Aja, è stata guidata per quasi tutta la durata da Holcim PRB, sulla quale era a bordo anche il nostro Ambrogio Beccaria.
Nella parte finale della regata le carte sono state rimescolate dal vento leggero, e alla fine è stato team Malizia di Boris Hermann ad infilare il corridoio giusto e ad andare a vincere sotto la Lanterna.
Holcim PRB chiude addirittura terzo, con Biotherm secondo. Per Malizia, che finisce al terzo posto nella classifica generale del giro dietro a 11 Th hour Racing ed Holcim, la conferma di una regata da assoluta protagonista, con un Boris Hermann che piace sempre di più al pubblico, oltre che per le sue doti di velista anche per quelle di comunicatore.
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