Alcuni dei maggiori quotidiani neozelandesi, inglesi e anche americani, hanno sfruttato l’alterco tra Luna Rossa, che chiedeva il rispetto delle regole della 36esima Coppa America, e America's Cup Event, l’organizzatore della Coppa che, nonostante le avesse firmate e accettate, voleva cambiarle molto probabilmente per favorire gli inglesi in forte svantaggio contro la squadra italiana.
Attacchi che hanno messo in evidenza come un certo mondo anglosassone tenda a guardare al nostro paese dall’alto in basso. Tutti ricordiamo l’atteggiamento derisorio di Johnson, primo ministro inglese, all’inizio della pandemia, nei confronti dell’Italia. Atteggiamenti suffragati da quelli degli olandesi e dei francesi, tutte nazioni che, in un secondo momento, hanno pagato amaramente quella superficialità.
Un atteggiamento che però, fortunatamente, cambia radicalmente quando si entra nel mondo della stampa di settore, dove, invece, tranne un'unica eccezione, il tedesco SegelReport, i magazine on line, specialmente quelli europei, hanno tutti mostrato rispetto e ammirazione per quanto fatto dal team di Luna Rossa.
A partire dal più noto giornale di carta del mondo, Yachting World che intitola il suo pezzo portante sulla Coppa America sul web: “Prada Cup Final: Luna Rossa wins in impressive style” e si noti che Yachting World è un giornale inglese come inglese è INEOS, il team che Luna Rossa ha battuto 7 a 1 in questa Prada Cup.
Anche Yacht.de, il maggiore magazine on line tedesco, espressione dell’omonima rivista cartacea, intitola il suo pezzo portante sulla Coppa, “Fantastico! L’Italia sfida i Kiwi in Coppa America”, un articolo dove si celebra la vittoria italiana con toni entusiasti.
Un’analisi distaccata la fa l’americano Sailing Anarchy, anche se sembra attribuire il merito della vittoria esclusivamente all’australiano Jim Spithill, come se Francesco Bruni, Sibello, Vascotto e gli altri si fossero trovati a bordo per caso. Secondo il giornale americano la sconfitta è da attribuirsi alla barca di INEOS, definita brutta e non all’altezza. INEOS non ha funzionato - dice Sailing Anarchy - ma gli italiani non si devono fare illusioni, perché con i neozelandesi rischiano di fare la fine degli inglesi. Cosa sicuramente vera, ma che può valere anche al contrario.
Bateaux.com, una delle maggiori riviste on line francesi (hanno anche un supporto cartaceo), non dedica uno spazio particolare alla Coppa America, cosa comprensibile perché la Francia velica in questo momento è tutta concentrata sulla parte finale del Vendée Globe. Tuttavia, il pezzo dedicato alla vittoria degli italiani è neutro e fa una buona analisi delle regate.
Anche per i francesi l’Italia non ha molte speranze di vincere la Coppa. Il giornalista di Bateaux.com descrive gli uomini di TNZ come dei mostri dando l’impressione di essere convinto che Luna Rossa sarà sbranata senza troppe difficoltà. Speriamo si sbagli.
Sempre in Francia la testata Voiles mette l’accento sulla gioia del compound Italiano quando Luna Rossa è tornata vittoriosa e sulla rumorosa festa che ne è seguita, per poi descrivere brevemente come sono andate le regate. Voiles è l’unico magazine a parlare della coppia Bruni/Spithill, quasi tutti i giornali che parlano del timoniere di Luna Rossa fanno riferimento a Spithill e quando devono aggiungere il nome di Francesco Bruni, questo, viene sempre dopo.
In linea generale, specialmente per quanto riguarda la stampa europea, il clima nei confronti di Luna Rossa è molto positivo e questo ci fa pensare che per la finale il pubblico che tiferà Luna Rossa sarà europeo.
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