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martedì 15 ottobre 2024
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Le novità di Team New Zealand e Luna Rossa in vista della Coppa America

La Yacht Declaration, il certificato di stazza delle barche in vista della finale, è stato consegnato, nessuna modifica è più possibile. Ecco come Team New Zealand e Luna Rossa regateranno in Coppa America

Luna Rossa e Team New Zealand in allenamento
Luna Rossa e Team New Zealand in allenamento
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La “Yacht Declaration”, ovvero la dichiarazione della configurazione delle barche con cui si correrà la finale di Coppa America, è stata presentata. Lo sviluppo degli AC 75 di Luna Rossa e Team New Zealand è quindi di fatto concluso, dato che prima dell’inizio delle regate non si possono fare più altre modifiche.

Cosa dobbiamo aspettarci di nuovo dalle due barche?

Luna Rossa ha cambiato poco rispetto alla configurazione che ha mostrato nella finale di Prada Cup.

Del resto fare grandi rivoluzioni su una barca che si è mostrata molto competitiva è un grosso rischio, anche se in molti si aspettavano qualche novità significativa da parte del team italiano.

Verosimilmente le migliorie alla barca sono state di carattere microscopico. La forma dei foil è rimasta invariata, ma certamente sono stati migliorati tutti i profili idrodinamici, inclusi i flap dell’appendice, per ridurre ancora il più possibile la resistenza in acqua.

Il video di un allenamento di entrambe le barche girato da Gilles Martin Raget

Non sarà la sola piccola novità di Luna Rossa: qualcosa di diverso lo notiamo anche sulla coperta, la murata della barca in corrispondenza dell’equipaggio è stata leggermente rialzata, per proteggere maggiormente gli uomini e diminuire la resistenza dei corpi all’aria.

Facendo questa modifica sarà stato necessario, dato che la barca avrà a livello decimale aumentato la sua velocità, adattare le vele. Sappiamo, perché è stato reso noto da North Sails Italia, che delle nuove vele sono state spedite ad Auckland dalla veleria di Carasco.

Luna Rossa, anche se con modifiche poco appariscenti, ha quindi delle novità con cui si presenterà alla sfida finale contro i kiwi. Queste piccole migliorie, oltre a fornire qualcosa di concreto in termini di performance, danno all’equipaggio quella fiducia mentale in più che servirà parecchio non appena il 10 marzo i due team scenderanno in acqua per la prima regata della serie.
Luna Rossa
Luna Rossa Prada Pirelli - Il Challenger della 36 America's Cup
La barca dei neozelandesi invece, come sempre nel caso del defender, è avvolta nel mistero.

Team New Zealand non regata da dicembre in un match ufficiale, nessuno, a parte gli inglesi in allenamento, si è veramente misurato con loro. La configurazione della barca, con foil molto piccoli, lascia pensare che gli spunti di velocità massima saranno importanti, soprattutto con vento forte.

Poco si sa invece sulla capacità di manovrare. Con queste appendici così piccole le difficoltà per il timoniere e per chi regola i foil aumentano non di poco, soprattutto con la barca a basse velocità durante le virate o nel pre partenza.

Con poco vento i kiwi potrebbero essere più in difficoltà, anche se già a dicembre avevano dimostrato di non andare veramente in crisi quando il vento scendeva sotto i 12 nodi.

Sembrerebbe anche che la barca neozelandese, con la coperta scavata e l’albero leggermente rialzato su un puntale, sia riuscita a guadagnare qualche metro quadro di superficie velica della randa nella parte bassa con uno stratagemma ingegnoso ancora poco chiaro.

Insomma come sempre i neozelandesi in fatto di progettazione si sono rivelati all’avanguardia, ma non è detto che il pacchetto complessivo della barca sia superiore a Luna Rossa.
Team New Zealand
Emirates Team New Zealand - Il Defender della 36 America's Cup
Certamente la loro è una barca sofisticata, ma se da un lato la scelta delle appendici piccole offre la certezza di avere picchi di velocità molto alti, dall’altra può compromettere anche seriamente la manovrabilità in certe condizioni, soprattutto di bolina. Andatura nella quale Luna Rossa si è dimostrata quasi “mostruosa” in ogni condizione, almeno rispetto a Ineos.

Come successo già altre volte in Coppa America molto dipenderà dalle condizioni del vento.

Solitamente alla fine dell’estate australe, con la temperatura dell'aria che inizia lentamente a raffreddarsi, le brezze termiche in condizioni di bel tempo si affievoliscono.

Se non intervengono perturbazioni, cosa possibile, le condizioni dell’AC Match potrebbero anche essere di vento leggero.

In questa situazione Luna Rossa è realisticamente molto competitiva anche nei confronti dei kiwi e vanta due timonieri che in partenza hanno dimostrato di essere spesso dominanti.

Se si parte avanti e le barche hanno velocità simili, il sorpasso con il campo di regata delimitato dai confini diventa difficile.

Luna Rossa potrebbe quindi avere la chance di vincere delle regate contro i neozelandesi, almeno in condizioni di vento leggero. Con vento forte, se i kiwi riusciranno a controllare la barca, partono chiaramente da favoriti, con un mezzo che realisticamente potrebbe essere anche 1 nodo abbondante più veloce soprattutto in poppa.

Ma il bello della Coppa America è che, fin quando le barche non entreranno nel box di partenza, tutto può succedere e nessuno sa realmente come andrà a finire.

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