È possibile fare riabilitazione in barca a vela per persone che hanno sofferto di malattie rare dello scheletro?
Ne sono convinti Luca Sangiorgi, direttore del Dipartimento Malattie Rare Scheletriche dell'Ospedale Rizzoli, e la presidente di Uniamo, Federazione Italiana Malattie Rare, Annalisa Scopinaro, che hanno presentato il progetto 'Pronti a salpare', in collaborazione con l'associazione Marinando.
Il progetto pilota si svolgerà dal 27 al 31 maggio a Marina di Ravenna, spiega il professor Sangiorgi, dove l'associazione Marinando ha il proprio centro velico e ha allestito due barche per poter ospitare pazienti con disabilità.
A bordo, i pazienti saranno al timone, alle vele, ai winch.
"Il primo obiettivo è capire se, grazie a questa attività, aumenta l'autostima dei pazienti," spiega il Professor Sangiorgi. "Il secondo, grazie ai sensori inerziali, è valutare che tipo di movimenti faranno a bordo e se, dopo quest'attività, ci sarà da parte dei pazienti maggiore confidenza nel replicarli nella quotidianità."
Il terzo obiettivo, più ambizioso, è capire se si possa integrare la riabilitazione tramite l'attività velica con quella in palestra.
Inizialmente, la sperimentazione, avviata con i fondi di un bando internazionale, coinvolgerà 8 pazienti, ma si spera di poter presto aumentare il numero dei partecipanti, grazie al supporto della Regione.
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