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Mini Transat: che bravi gli italiani! I bilanci finali della regata

Il risultato complessivo della Mini Transat 2021 è ottimo per l’Italia, anche se è mancata la vittoria nella generale

Mini Transat: che bravi gli italiani!
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I bilanci finali della regata
Che bravi gli italiani
Vince Dhallenne, Riva ottimo secondo
Per Riva e Sardi inizia la volata finale
Parte la volata con gli italiani in testa
Sardi e Riva in testa alla classifica
Riva lotta per la vittoria della tappa
Grande recupero di Alberto Riva
Fink perde la leadership
Gli italiani all’attacco da sud
Partita a scacchi in Atlantico
Aliseo capriccioso sulla rotta della seconda tappa
Ancora modifiche alla classifica della prima tappa
La Giuria accoglie le proteste degli skipper

I bilanci finali della regata


(aggiornamento del 18/11/2021)
Con l’arrivo di Matteo Sericano tra i Prototipi, in ventesima posizione, possiamo considerare come chiusa la Mini Transat 2021, almeno per l’Italia. Riepilogando le posizioni finali degli italiani in questa seconda tappa, tra i Serie Alberto Riva ha chiuso secondo, Giammarco Sardi quinto, per entrambi c’è la conferma delle stesse posizioni anche nella classifica generale. Giovanni Mengucci si è classificato 13mo, Luca Del Zozzo 15mo, Francesco Renella 34mo e Massimo Vatteroni 35mo.

Tutti gli skipper italiani in regata hanno concluso la Mini Transat 2021, un risultato già di per se non scontato data la difficoltà e l’imprevedibilità della corsa. Ma c’è di più: quello del 2021 è il risultato migliore complessivo della nostra vela in questa regata.

Nella categoria Serie c’era stata la vittoria di Ambrogio Beccaria nel 2019, miglior risultato di sempre per l’Italia, ma complessivamente la classifica della truppa azzurra era stata inferiore. Con due skipper in top 5, quattro nei primi 15, la nostra vela si è spinta dove mai era arrivata prima, diventando protagonista ormai indiscussa in una regata che un tempo era appannaggio solo dei francesi.

Questo anche grazie a una classe Mini 650, quella italiana, che è cresciuta. Sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria di Beccaria i ministi italiani negli ultimi anni hanno iniziato a lavorare in modo più specifico e tecnico, anche grazie alla condivisione delle conoscenze del vincitore dell’edizione 2019.

Proprio Beccaria ha tenuto degli stage formativi con i ministi italiani con delle finestre di allenamento di flotta. I velisti italiani hanno fatto squadra, l’hanno fatta nel modo giusto, ispirandosi ai cugini d’oltralpe, ma mettendoci molto del loro.

E poi hanno avuto, dopo la travagliata prima tappa, una grande occasione: il meteo nella seconda è stato molto “Mediterraneo”, con vento piuttosto leggero, situazione ideale per fare valere il bagaglio di conoscenze tecniche sviluppate dai nostri nelle regate in Italia.

Preparati e pronti ad attaccare al momento giusto, quest’edizione della Mini Transat, anche se è mancato alla fine il successo nella classifica generale, è stata un successo per la vela italiana.

Che bravi gli italiani


(aggiornamento del 16/11/2021)
Quattro italiani nei primi quindici tra i Serie, due nei primi cinque, una Mini Transat così per l’Italia ha quasi il sapore del risultato storico anche se non è arrivata la vittoria nella classifica generale. Nella notte nel frattempo è arrivato anche Francesco Renella, che ha chiuso 34mo con il suo vecchio Pogo 2, coronando il sogno di una vita di attraversare l’Oceano sul suo Mini.

Degli italiani in mare resta solo Matteo Sericano, tra i prototipi, in arrivo oggi a Saint François. Giovanni Mengucci ha chiuso la sua regata 13mo, Luca Del Zozzo 15mo. Entrambi dopo una regata quasi al di sopra delle aspettative. Oltre al secondo posto di Alberto Riva, di rilievo anche la regata di Giammarco Sardi, quinto, spesso tra i più veloci della flotta.

E c’è poi una notizia ufficiale: il podio nella categoria Serie è definitivo anche per la classifica generale. Vince come anticipato Hugo Dhallenne, secondo Alberto Riva, terzo il tedesco Melwin Fink. Per Riva un secondo posto che sa di consacrazione, con una seconda tappa da assoluto protagonista.

La sua reazione, dopo i fatti accaduti nella prima tappa, non era scontata. Riva era partito per la Mini Transat 2021 con l’obiettivo di fare un risultato importante, puntando anche alla vittoria, ritrovarsi così indietro alla fine della prima tappa poteva essere un colpo psicologico non da poco. La reazione invece è stata totale, e solo un altro fenomeno come Dhallenne poteva togliergli il piacere della vittoria generale.

Dhallenne ha meritato, con una seconda tappa in costante crescendo: un metronomo perfetto, 200 miglia al giorno, scelte tattiche chirurgiche, impeccabile nel bordeggio finale sotto le nuvole del Guadalupe. Rispetto a Riva aveva il vantaggio accumulato nella “strana” prima tappa, ma ha dimostrato sull’acqua, nella seconda, di essere un fuoriclasse e meritare la vittoria.

Vince Dhallenne, Riva ottimo secondo


(aggiornamento del 15/11/2021)
Più di così forse non si poteva fare, il secondo posto di Alberto Riva nella tappa finale della Mini Transat 2021, seguito dal quinto posto di Giammarco Sardi, dal dodicesimo di Giovanni Mengucci e dal 15mo di Luca Del Zozzo, tutti in categoria Serie, rappresenta forse uno dei migliori risultati di sempre dell’Italia in questa regata (vittoria di Beccaria a parte).

Il successo, di tappa e generale tra i Serie, è andato ad Hugo Dhallenne, che ha dominato la seconda parte di tappa con un recupero implacabile fino alla zampata finale avvenuta a poco più di 48 ore dall’arrivo, quando Dhallenne ha preso la testa della classifica.

Lo stesso Alberto Riva ha raccontato quanto sia stato difficile psicologicamente gestire la rimonta dell’avversario: “Hugo ci ha spinto ai nostri limiti. L’ho visto rimontare agli aggiornamenti in classifica, mi chiedevo come facesse! È stato un vero incubo vederlo ritornare! La tappa è stata dura soprattutto all’inizio. È difficile partire sapendo che ci sarà poco vento. Sapevo che sarebbe stata lunga. Le condizioni che abbiamo avuto erano più simili a un clima mediterraneo che all’Oceano Atlantico.

Fortunatamente, la mia opzione a sud ha dato i suoi frutti. Ho scoperto la mia classifica all’arrivo. Sapevo di essere tra i primi (i ministi ricevono due volte al giorno la classifica via radio, ma non la posizione gps degli avversari n.d.r.), ma il secondo posto è una bella sorpresa. Sono molto contento di questo, ma soprattutto sono felice di essere qui, con la mia barca, e di aver attraversato l’Atlantico!

Non ho intenzione di fermarmi, la Mini Transat mi ha dato il gusto dell’Atlantico, un gusto che vorrei avere ancora” ha spiegato lo skipper italiano.

Per Alberto Riva molto probabilmente verrà confermato anche il secondo posto nella classifica generale della regata.

Per l’Italia, in categoria Serie, restano ancora in mare Francesco Renella e Massimo Vatteroni, entrambi con poco piu di 100 miglia da coprire, mentre Matteo Sericano tra i prototipi ne ha ancora oltre 150 da coprire per il traguardo.

Per Riva e Sardi inizia la volata finale


(aggiornamento del 12/11/2021)
A poco più di 400 miglia dall’arrivo di Saint François il gruppo che guida la seconda tappa della Mini Transat, nella categoria Serie, somiglia sempre di più alla testa di una corsa ciclistica. Ogni skipper sta cercando di ottenere il migliore posizionamento per lo sprint finale, con l’impressione che gli arrivi, che dovrebbero iniziare non prima di 48 ore se non qualcosa di più, si susseguiranno a distanza ridottissima gli uni dagli altri.

Si soffre per il destino degli italiani, che ieri erano in prima e seconda posizione con Sardi e Riva e oggi sono scivolati un po’ più indietro.

Alberto Riva è secondo, a meno di un miglio dal leader provvisorio Loick Blin, con il quale probabilmente regata quasi a vista o controllandosi tramite l’AIS.

Giammarco Sardi adesso è quinto, e da ieri ha deciso di spingersi direttamente a nord nel suo posizionamento per la volata finale; il giovane Giovanni Mengucci rimane in top ten ed è sceso in nona posizione. Inutile dire che ci sarà da soffrire fino alla fine, fino all’ultimo miglio di questa strana e pazza Mini Transat.

Hugo Dhallenne si è ormai stabilmente piazzato in top 5, e per la vittoria generale della regata i giochi sembrano ormai virtualmente chiusi in suo favore, dato il vantaggio che aveva accumulato nella prima tappa; ma c’è una vittoria e un podio di tappa che possono essere conquistati, e sarebbe comunque un risultato storico per la vela italiana.

Chi sente già odore di terra, e tra non molto la avvisterà, è Pierre Le Roy nella categoria Prototipi, ormai a meno di 60 miglia dal traguardo dopo una progressione spettacolare che ha seminato gli avversari.

La barca a foil di Le Roy ha fatto letteralmente il vuoto negli ultimi 2-3 giorni, guadagnando addirittura 100 miglia su Fabio Muzzolini, staccando in modo definitivo Tanguy Bouroullec, vincitore della prima frazione. Tra i Prototipi Matteo Sericano è in 21ma posizione.

Parte la volata con gli italiani in testa


(aggiornamento del 11/11/2021)
I Ministi non la vedono ancora, e non la vedranno per qualche giorno, ma la Guadalupa è li davanti a loro, distante ormai circa 600 miglia. Sanno che serviranno almeno altre 6 o 7 strambate per raggiungerla, in un Aliseo che adesso non dovrebbe più giocare brutti scherzi.

Certo, in avvicinamento alla costa potrebbe esserci il rischio di qualche veloce temporale o groppo, saranno probabilmente questi gli ultimi ostacoli che la flotta affronterà prima del traguardo.

Per gli skipper italiani continua il momento magico: Alberto Riva e Giammarco Sardi si sono scambiati le posizioni, rispettivamente si trovano adesso al primo e secondo posto della classifica dei Serie, con Giovanni Mengucci sesto.

Hugo Dhallenne sembra avere ormai in mano la vittoria generale della regata, dato che segue i nostri da vicino, ma la vela italiana a questo punto sogna una storica doppietta di tappa.

Non è un risultato impossibile, tutt’altro: Riva e Sardi, ormai da molti giorni in testa alla regata, hanno dimostrato consistenza, tenacia e talento, e hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo.

Anche perché Dhallenne, se da un lato ha interesse a non prendere troppo distacco per proteggere il vantaggio guadagnato nelle prima tappa, dall’altro non vuole neanche correre i rischi.

Il francese difficilmente attaccherà, si limiterà a seguire. I veri avversari per il podio di tappa sono quindi Jean Cruse e Loick Blin, in terza e quarta posizione al momento, ma molto vicini ai due battistrada italiani. La tensione cresce di ora in ora e aumenterà con l’avvicinarsi dell’arrivo di Saint François.

Poco cambia invece nella classifica Prototipi, se non il fatto che Pierre Le Roy ha aumentato il vantaggio su Fabio Muzzolini, su Tanguy Beroullec e Irina Gracheva. Matteo Sericano si trova in ventunesima posizione.

Sardi e Riva in testa alla classifica


(aggiornamento del 10/11/2021)
E’ un momento storico quello che la vela italiana sta vivendo in questa seconda tappa della Mini Transat. Alla classifica delle 9 del 10 novembre tra i Serie è in testa Giammarco Sardi, seguito da Alberto Riva. Due italiani ai primi due posti, per una volata finale di tappa che promette a questo punto di essere epica. Anche perché in ottava posizione, staccato di 32 miglia, c’è anche Giovanni Mengucci.

Occorrerà mantenere la calma e gestire la pressione e la stanchezza, perché i primi 10 skipper sono racchiusi in sole 50 miglia e all’arrivo ne mancano circa 800. Tutto può succedere, ma quello che è certo è che la vela italiana ne sarà protagonista.

Per la vittoria generale dei Serie resta favorito il francese Hugo Dhallenne, che nonostante l’exploit dei nostri conserva comunque un distacco ridotto, è in settima posizione, e sembra potere andare avanti così fino alla fine con un Aliseo che è previsto stabile.

Sardi e Riva navigano nella parte sud della flotta, nella giornata di ieri hanno portato a termine alcune strambate, alla ricerca dell’angolo e dell’intensità di vento giusti per fare il miglior avvicinamento verso il traguardo. Ci sarà probabilmente ancora da cambiare mure diverse volte, in un valzer di strambate che andrà avanti fino alla Guadalupa.

Nei prototipi Pierre Le Roy è ancora in fuga con 66 miglia di vantaggio su Muzzolini e 93 su Beroullec: se finisse con questi distacchi l’attuale leader potrebbe scavalcare Bouroullec, vincitore della prima tappa, nella classifica generale. Matteo Sericano è in ventiduesima posizione.

Riva lotta per la vittoria della tappa


(aggiornamento del 9/11/2021)
Strambata dopo strambata, alla ricerca dell’Aliseo più forte, i ministi stanno ormai per scendere sotto il muro delle 1000 miglia alla fine della Mini Transat 2021. La Guadalupa è ormai davanti alle loro prue, la puntano in rotta quasi diretta, ma sarà necessaria ancora qualche abbattuta prima di guadagnarsi il traguardo di Saint François.

Per la vittoria generale della regata nella categoria Serie sembra ormai favorito Hugo Dhallenne, secondo nella prima tappa, e adesso sempre in top 10 in classifica a poche decine di miglia dai primi.

Alberto Riva con Edilizia Acrobatica sta facendo di tutto per insidiarlo o quanto meno per andare a caccia della vittoria nella leg 2. L’italiano all’ultimo rilevamento si trova in seconda posizione, alle spalle di Loic Blin, ha strambato per tornare verso sud, e nella giornata di oggi cambierà ancora mura per riprendere a fare rotta diretta verso il traguardo.

La vittoria di tappa è alla sua portata, quella generale appare più difficile perché l’Aliseo nella parte finale del percorso sembra abbastanza stabile, ma in uno sport come la vela non è mai detta l’ultima parola. Riva deve recuperare poco più di 12 ore al francese, accumulate durante la prima tappa, con il tedesco Melwin Fink che sembra al momento fuori dai giochi.

Bene tutti gli italiani, con Mengucci e Sardi ormai stabilmente nelle prime sette posizioni.

Tra i Prototipi c’è un primo vero tentativo di allungo a opera di Pierre Le Roy, che ha staccato Fabio Muzzolini e Tanguy Bouroullec, quest’ultimo vincitore della prima tappa. Matteo Sericano è in ventesima posizione.

Grande recupero di Alberto Riva


(aggiornamento del 8/11/2021)
Siamo entrati nella seconda fase della leg 2 di questa Mini Transat 2021, il cui arrivo sarà a Saint Francois, in Guadalupa. L’Aliseo è stato ormai agganciato da tutta la flotta, molto più al sud di quanto accada in questa stagione, e adesso è iniziata la fase di bordeggio per trovare la migliore traiettoria verso l’arrivo che dista ancora oltre 1000 miglia.

Arrivano ottime notizie dall’Italia, con Alberto Riva tra i Serie, a bordo di Edilizia Acrobatica, che occupa la seconda posizione, dopo un grande recupero. Il velista italiano, che aveva scelto l’opzione sud, era scivolato oltre il ventesima posto, ma la sua scelta strategica si è rivelata azzeccata e il balzo in classifica ne è stato la conferma.

La classifica dei Serie, in ottica di vittoria generale, resta però quanto mai intrigata. Melwin Fink, vincitore della prima tappa, naviga oltre la ventesima posizione a 70 miglia di distacco, così come Hugo Dhallenne, secondo classificato. Un distacco che, se dovesse crescere ancora, riaprirebbe il discorso per la vittoria generale della regata.

Jean Cruse è lo skipper che guida la classifica provvisoria della seconda tappa, nella prima aveva chiuso in 17ma posizione a 20 ore di ritardo da Fink. Riva invece ha 17 ore da recuperare al tedesco e circa 12 a Dhallenne.

Difficile fare calcoli precisi con 1000 miglia di Oceano ancora da coprire, ma la Mini Transat 2021 sembra avere ancora molto da dare in termini di spettacolo. Bene anche gli altri italiani in categoria Serie, con Giovanni Mengucci ormai stabile in top 10, Luca del Zozzo e Giammarco Sardi che si sono fatti vedere sempre nelle prime venti posizioni e anche più in alto, Massimo Vatteroni e Francesco Renella nei primi 30.

Nella categoria Prototipi è in testa Pierre Le Roy, seguito da Tanguy Beuroullec, quest’ultimo è il vincitore della prima tappa. Matteo Sericano continua a restare in top 20.

Fink perde la leadership


(aggiornamento del 5/11/2021)
Ci siamo, il momento decisivo di questa seconda tappa della Mini Transat, forse snodo dell’intera regata, è arrivato. Il tanto atteso incrocio atlantico tra “nordisti” e “sudisti” sta avvenendo in queste ore e abbiamo un primo riscontro: ha avuto, per il momento, ragione, chi è andato a sud.

Nella categoria Serie Melwin Fink ha perso la testa della regata, finendo troppo vicino all’alta pressione. In testa adesso c’è Loic Blin, che è posizionato leggermente più a nord di Alberto Riva. L’italiano è attualmente quello collocato più a sud nonché uno dei più veloci della flotta, in una posizione molto interessante per gli sviluppi strategici delle prossime ore.

L’alta pressione si sta chiudendo e lascerà il posto al ritorno dell’Aliseo, ma con alcune eccezioni. Vicino alla rotta diretta il vento rimarrà comunque leggero, soffiando più robusto, intorno ai 13-15 nodi, più a sud, proprio nella zona in cui al momento si trovano Edilizia Acrobatica e Alberto Riva.

L’italiano, attualmente in 24ma posizione ma a solo 28 miglia da Blin, è destinato a scalare la classifica. Dove può arrivare? Presto per dirlo, ma certamente da questo momento in poi per lui inizia un’altra regata.

Finisce, ma solo per il momento, la favola del tedesco Melwin Fink. Salvo cambiamenti meteo il 19enne sembra condannato a perdere irrimediabilmente molte posizioni.

Non sempre la strada più breve si rivela la più vincente.

Difficile però fare calcoli anche in base alle posizioni di classifica maturate durante la prima tappa, dato che il vincitore finale della Mini Transat lo si elegge con la somma dei tempi tra leg 1 e 2.

Hugo Dhallene, classificatosi secondo, si trova in una posizione intermedia tra quella di Fink e quella di Riva, ma anche lui dovrebbe soffrire il vento più leggero rispetto a quello di cui godranno gli skipper più a sud.

Nel giro di 48 ore la situazione potrebbe essere più chiara, ma intanto una cosa è certa: la Mini Transat è tornata a essere più viva che mai e l’impressione è che adesso tutto possa ancora accadere.

Tra i Prototipi è venuto fuori in egual misura il gruppo Sud, con Matteo Sericano, che invece aveva scelto di restare a nord, e adesso risulta piuttosto attardato in classifica.

Gli italiani all’attacco da sud


(aggiornamento del 4/11/2021)
Potremmo essere vicini a un punto di svolta nella partita a scacchi atlantica che si sta consumando nella seconda tappa della Mini Transat. Nella categoria Serie la testa della regata è stata momentaneamente occupata da Melwin Fink, il discusso vincitore della prima tappa.

Il tedesco è praticamente la barca più a nord della flotta, quella che sta percorrendo meno miglia totali, rispetto a chi ha invece scelto di spingersi fin quasi all’altezza dell’arcipelago di Capo Verde.

Con questa scelta però Fink, già in queste ore, sarà il primo a entrare nella zona di alta pressione senza vento, con una velocità crollata a 4 nodi, mentre più a sud si viaggia oltre gli 8 in un Aliseo più robusto.

Vivremo nelle prossime 12 ore una sorta di incrocio atlantico, tra il gruppo nord che naviga mure a sinistra e quello sud che arriverà mure a dritta, sarà il momento in cui scopriremo chi avrà avuto ragione.

Tra i “sudisti” fin dall’inizio ci sono stati anche tutti gli italiani, ma l’investimento in termini di miglia è stato pesante: oltre 100 di ritardo per Alberto Riva e Giammarco Sardi che guidano la truppa dei nostri nell’attacco a sud in un gruppo in cui ci sono anche Francesco Renella, Giovanni Mengucci e Luca Del Zozzo, con Massimo Vatteroni leggermente più a nord.

Attenzione però: adesso Riva e Sardi, che navigano praticamente sulla stessa traiettoria, hanno strambato e passeranno all’incasso. Da questo momento in poi il trend delle miglia guadagnate/perse si invertirà, e il vantaggio di Fink rispetto a chi arriva da sud potrebbe ridursi all’osso.

Riuscirà il tedesco a tenersi la flotta alle spalle in quello che potrebbe essere il momento chiave di questa Mini Transat 2021?

Fink adesso non è in una posizione semplice, ma rimanere in testa per il coriaceo tedesco non è impossibile.

Situazione simile, ma ribaltata nei ruoli, tra i Prototipi, dove i primi quattro skipper in classifica nella prima tappa hanno scelto l’opzione sud, mentre gli inseguitori sono andati a nord e presto anche qui ci sarà l’incrocio. Tra chi arriva da nord c’è anche Matteo Sericano, in decima posizione.

Partita a scacchi in Atlantico


(aggiornamento del 3/11/2021)
Si sta giocando una vera e propria partita a scacchi atlantica in questa seconda tappa della Mini Transat 2021. Le velocità folli di un vero Aliseo sono solo un miraggio, la flotta si trascina ben al di sotto dei dieci nodi di speed, spesso di poco sopra ai 5, cercando di trovare il posizionamento migliore per avanzare verso ovest.

Il grande problema sta per arrivare: tra 24 ore un enorme buco di vento largo quasi 1000 miglia sarà esattamente sulla rotta dei concorrenti.

Nella categoria Serie c’è un gruppo di barche, tra i quali ci sono anche gli italiani, che ha puntato direttamente a sud per aggirare quest’alta pressione, andando a strambare quasi a ridosso dell’arcipelago di Capo Verde.

Una scelta strategica che sul momento fa accumulare un grosso ritardo, oltre 100 miglia, ma che potrebbe portare degli importanti guadagni nei prossimi giorni.

Un altro gruppo di barche invece prima è partito verso nord, adesso sta rientrando in direzione sudovest per cercare di tagliare il bordo dell’alta pressione e aggirarla facendo minore strada rispetto a chi ha fatto un’opzione sud più netta.

Del gruppo dei “Nordisti” fanno parte anche il tedesco Melwin Fink, vincitore della prima tappa, che Hugo Dhallenne, che ha chiuso la leg 1 al secondo posto dopo le correzioni della Giuria.

L’impressione è che il primo gruppo, dove c’è anche Alberto Riva con Edilizia Acrobatica attualmente in 44ma posizione, abbia qualche chance in più perché dovrebbe agganciare prima, verso sud, un vento più costante, ma sarà una scommessa che si giocherà sul filo di una manciata di miglia di vantaggio o distacco.

Situazione abbastanza simile anche nella categoria Prototipi, dove l’unico italiano in gara, Matteo Sericano, ha però scelto l’opzione nord.

Aliseo capriccioso, alta pressione sulla rotta della seconda tappa


(aggiornamento del 2/11/2021)
La seconda tappa della Mini Transat è partita il 29 ottobre da Santa Cruz, Canarie, verso Guadalupa, e anche il meteo sembra metterci del suo per non rendere quest’edizione della regata come memorabile.

L’Aliseo, che solitamente in questa stagione soffia robusto, fa i capricci: è posizionato molto a sud, e bucato da un’enorme zona di alta pressione posizionata esattamente sulla rotta della regata. Un vero grattacapo per gli skipper che devono capire come aggirarla, passando da sud o a nord.

Al momento l’opzione migliore sembra essere quella sud, passando vicino l’arcipelago di Capo Verde, dove l’Aliseo sembra potere essere più intenso.

La classifica non da al momento grandi indicazioni, dato che andrà valutata dopo il passaggio delicato attraverso quest’alta pressione. Quello che possiamo dire è che al momento gli italiani, la maggior parte di loro, hanno scelto l’opzione sud. Questo fa sì che, essendo la rotta sud mure a sinistra lontana dall’avvicinamento ideale verso il traguardo, i distacchi in classifica dei nostri siano importanti, ma andranno rivalutati fra 2 o 3 giorni per capire se la scelta strategica funzioni o meno.

La classifica dei Serie vede al momento in testa Brieuc Lebec, con il tedesco Melwin Fink vincitore discusso della prima tappa, al quarto posto, entrambi nel gruppetto di barche che ha scelto al momento l’opzione nord.

La truppa sud degli italiani è guidata da Alberto Riva in 36ma posizione staccato di 70 miglia, ma è un ritardo che va letto alla luce dell’investimento a sud scelto dall’italiano e dalle barche vicine a lui. Insomma siamo nella fase di una scommessa strategica, il cui esito non sarà noto prima di 48 ore.

Stesso discorso per la classifica Prototipi, dove è ancora presto per capire cosa succederà alla flotta, divisa anche qui tra l’opzione nord, scelta anche dall’italiano Matteo Sericano, e quella sud.

Ancora modifiche alla classifica


(aggiornamento del 28/10/2021)
Pronti a ripartire gli skipper della Mini Transat con lo start della seconda tappa, 2700 miglia fino a Saint François in Guadalupe, fissato per il 29 ottobre.

Nel frattempo l’Organizzazione, ascoltati i verdetti della Giuria, ha finalmente partorito la classifica ufficiale della prima tappa, molto interessante soprattutto per la categoria Serie.

Vi avevamo parlato di come la Giuria avesse accolto le proteste di molti skipper, ma dopo una prima decisione che assegnava, senza distinzioni, 24 ore di bonus a chi si era fermato lungo il Portogallo, ascoltando le raccomandazioni della Direzione sul maltempo, è arrivato un successivo aggiustamento della graduatoria.

Non più 24 ore di bonus a tutti, ma una differenziazione dei tempi calcolata anche sulla situazione meteo dei porti di ripartenza, certamente più veritiera rispetto alla prima “riparazione” concessa. La classifica adesso appare più realistica, anche se la gestione di questa Mini Transat 2021, almeno nella prima tappa, è sembrata un vero pasticcio.

In testa c’è sempre Melwin Fink, che però ha appena 1 ora e 52 minuti di vantaggio su Hugo Dhallene. Il migliore italiano è sempre Alberto Riva, 11mo dopo la revisione della classifica, staccato di 17 ore da Fink.

Non poche, ma a questo punto è probabile che l’obiettivo non sia più Fink, che difficilmente terrà il passo dei migliori, ma lo stesso Dhellane che invece aveva dimostrato di essere uno skipper da top 5 in classifica.

C’è margine perché possa accadere ancora qualcosa, anche perché, aldilà dei distacchi, 2700 miglia di Oceano sono un’incognita per tutti.

La Giuria accoglie le proteste degli skipper


(aggiornamento del 21/10/2021)
La Giuria internazionale della Mini Transat il 20 ottobre ha reso noto l’esito delle proteste presentate da 19 skipper a proposito dei fatti accaduti durante la prima tappa della regata.

Come vi abbiamo raccontato le contestazioni arrivano dagli skipper che, seguendo il consiglio della Direzione della Corsa, si sono fermati in porto lungo le coste del Portogallo per evitare una forte perturbazione. La regata però non era sospesa ufficialmente, e il 19enne Melwin Fink, che non aveva ascoltato la raccomandazione, aveva proseguito andando a vincere con un grande vantaggio la leg 1. Gli skipper hanno accusato la Direzione di avere gestito in modo approssimativo lo stop e le ripartenze, non garantendo il corretto svolgimento della tappa.

Ecco la motivazione della Giuria Internazionale nel comunicato ufficiale della Mini Transat:

“Mercoledì 20 ottobre, la Giuria Internazionale incaricata di esaminare le proteste di 19 concorrenti della 23esima edizione della Mini Transat EuroChef, presentate alla fine della prima tappa, ha emesso il suo verdetto. Quest'ultimo ha deciso che le raccomandazioni, le informazioni o i consigli della Direzione di Regata di cercare riparo nel porto più vicino, che sono stati dati il 1° ottobre 2021 in seguito all'emissione di un avviso di maltempo riguardante le zone di Finisterre Sud e Finisterre Nord, erano vaghi e imprecisi e quindi non chiaramente comprensibili per i concorrenti.

Di conseguenza, si è deciso che questa è stata un'azione inadeguata da parte della Direzione di Gara.

Pertanto, è stato deciso di concedere un risarcimento a tutti gli 80 skipper coinvolti. Per essere precisi, 24 ore saranno detratte dai loro tempi di gara. Questo bonus di tempo non riguarda le prime quattro barche nella classifica dei prototipi.

Non riguarda nemmeno i velisti che hanno scelto di non fermarsi dopo il messaggio meteo inviato dalla Direzione di Regata, vale a dire Piers Copham (719 - Voiles des Anges), Melwin Fink (920 - SingForCom) e Christian Kargl (980 - All Hands On Deck), quest'ultimo avendo fatto solo un pit-stop tecnico a seguito di un blackout elettronico.

In questo contesto, le posizioni del podio della prima tappa sono state leggermente modificate. Il giovane velista tedesco mantiene il primo posto con un vantaggio di 1 ora e 52 minuti su Hugo Dhallenne (979 - YC Saint Lunaire), ora secondo, con l'austriaco Kargl che perde un posto. Tra i prototipi, non ci sono modifiche alla gerarchia attuale, tuttavia ci sono buone notizie per Camille Bertel (900 - Cap Ingelec). La skipper ha originariamente finito la tappa al di fuori del tempo consentito, ma ora ha ottenuto una nuova posizione in 23° posizione nella sua categoria”.

Un verdetto che suona un po’ come una “pezza” sul buco di gestione della Direzione di Regata.

Può considerarsi la Mini Transat 2021 ancora come regolare?

Essendo una regata dove il vincitore si decreta con la somma dei tempi tra prima e seconda tappa, il solo assegnare 24 ore, indiscriminatamente a quasi tutta la flotta, non ripristina del tutto la situazione che c’era prima del caos dovuto agli stop in porto. La decisione però ridà un minimo di dignità alle classifiche, dato che tutto torna in gioco e il vantaggio di Melwin Fink è minimo.

Riuscirà il giovane tedesco a respingere gli attacchi degli altri skipper?

Lo inizieremo a scoprire dal prossimo 29 ottobre, giorno in cui partirà la seconda e decisiva leg della regata, da Santa Cruz a Saint-François, 2700 miglia e un Oceano da attraversare.

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