
La nave-drone fa parte di un programma sperimentale al quale partecipano Inghilterra, Belgio, l’ESA, l’agenzia spaziale europea, e la compagnia privata Blue Line Logistics che vorrebbe applicare la tecnologia alle sue navi per il trasporto su acque interne.
La nave-drone della Sea Kit dispone di un motore ibrido e ha un’autonomia per 2.200 km. Questa è controllata grazie a telecamere ottiche e termiche, a radar, sensori e microfoni.
La Sea Kit ad aprile aveva già fatto navigare una nave drone, ma si trattava di un percorso sotto costa, questa è la prima volta che una nave-drone naviga in alto mare senza nessuno a bordo.
Le parti coinvolte si muovono con l’idea che l’85% degli incidenti che avvengono in mare sono determinati da errori umani e che navi autonome con controllo remoto sarebbero più sicure di quelle tradizionali.
Per il 2020 è previsto il varo di navi più grandi e con maggior autonomia per continuare gli esperimenti.
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