Tragedia alla Newport-Bermuda, la classica regata di 647 miglia con cadenza biennale che ha preso il via lo scorso weekend. Da un comunicato ufficiale dell’organizzazione viene resa nota la morte di Colin Golder, armatore del Centurion 42 Morgan of Marietta.
Dalle poche righe ufficiali diffuse dall’organizzazione si apprende che il velista sarebbe caduto in acqua, quando la barca si trovava circa a metà del percorso della regata, a 300 miglia dall’arrivo.
L’equipaggio avrebbe segnalato subito all’organizzazione l’uomo in mare e attivato le procedure standard che si eseguono in questi casi: ovvero registrare il man overboard sul cartografico e iniziare il ritorno sul punto.
Le condizioni erano definite come severe, con vento tra i 25 e i 30 nodi e mare molto formato, cosa che ha ovviamente reso più complesse e lente le operazioni dell’equipaggio. I velisti sono riusciti a trovare Colin Golder, non è chiaro però dopo quanto tempo, ma per l’uomo purtroppo ormai non c’era più nulla da fare.
Il Morgan of Marietta si è diretto quindi verso il porto più vicino con la salma dello skipper a bordo.
La regata non è stata interrotta ed è andata avanti, dato che il resto della flotta era in grado di navigare senza problemi anche nelle condizioni dure incontrare. L'equipaggio di Jason Carroll ha stabilito un nuovo record di regata per la Newport Bermuda Race sul MOD 70 Argo con 33 ore e 9 secondi su 647 miglia nautiche.
L’incidente sembra essere stata la più classica delle fatalità, solo aggravata dal meteo duro che però non era tale da richiedere qualche decisione particolare preventiva, come la sospensione della regata prima della partenza, da parte degli organizzatori.
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