È partita il 23 aprile da Itajai, in Brasile, la quarta tappa della The Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio sugli Imoca 60. Ci eravamo lasciati con la vittoria dell’epica terza tappa, partita da Cape Towm e arrivata in Brasile, da parte di Malizia dello skipper tedesco Boris Hermann, la quarta tappa invece avrà come destinazione Newport, per un totale di 5550 miglia di regata.
La classifica generale del giro del mondo vede in testa Holcim PRB con 19 punti grazie a due vittorie di tappa e al secondo posto nella leg 3, seguito da Team Malizia con 14 punti e 11TH Hour Racing con 13, seguono Biotherm e Guyot.
In quest’inizio di quarta tappa al momento regna l’equilibrio, con i 5 equipaggi racchiusi in sole 30 miglia in una fase con poco vento. Questa parte iniziale sarà caratterizzata da una navigazione costiera lungo il Brasile, con alcune zone di interdizione che andranno tenute in conto per le scelte tattiche.
Sarà l’antipasto della seconda parte di tappa, quando ci sarà da fare vero offshore navigando prima al largo dei Caraibi, poi del Golfo del Messico dirigendosi verso nord, fino a entrare nel Nord Atlantico e arrivare a Newport.
I prossimi giorni non saranno avari di vento, man mano che la flotta entrerà nell’Aliseo e non dovrebbe essere un problema neanche il passaggio dell’equatore: con una tappa che ha un percorso ideale piuttosto a ovest, gli Imoca 60 non dovrebbero risentire troppo dei cosiddetti Dolldrums, le zone di bonaccia all’altezza dell’equatore.
Diversa la situazione nel Nord Atlantico, dove l’instabilità potrebbe portare un’alternanza di vento molto forte di carattere depressionario e zone con poca aria.
In queste ore la flotta si è divisa tra chi sta navigando più sottocosta, come Malizia Guyot e Biotherm, e chi invece ha deciso per un bordo più esterno come il leader Holcim e 11TH Hour Racing.
Nelle prossime ore si inizierà a capire quale delle due scelte tattiche si rivelerà più azzeccata.
© Riproduzione riservata