La barca ha navigato a fatica per ore e come un rompighiaccio la prua ha dovuto separare tonnellate di pietre riportando danni sullo scafo e agli impianti. Per un po’ il timone è rimasto bloccato dai pezzi di pomice che si erano incastrati tra questo e lo scafo, le prese a mare si sono riempite di pezzi di pietre e lo scafo ha risentito dell’azione abrasiva della pietra pomice.
Il fenomeno, che è conosciuto ed è stato monitorato dai satelliti, deriva, con tutta probabilità, dall’eruzione di un vulcano sottomarino che ha espulso tonnellate di pietre pomice che poi sono affiorate in superficie e hanno formato l’isola di pietre galleggianti.
Attraverso le immagini del satellite, gli scienziati, hanno stimato la grandezza dell’isola di pietra in circa 100 chilometri quadrati.
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