
Le barche di Eric Tabarly, i celebri “Pen Duick”, sono state un grande laboratorio di sperimentazione di materiali e soluzioni tecniche innovative e al tempo stesso incarnano la sintesi perfetta della filosofia dell’andar per mare di quello che è stato uno dei più grandi navigatori di sempre.
Per questo a distanza di 27 anni dalla morte di Tabarly, caduto fuori bordo nel Mare d'Irlanda, tre dei suoi modelli, i più importanti, ossia i Pen Duick II, III e VI, sono stati classificati dal governo francese come monumenti storici nazionali.
La Francia onora il suo eroe degli oceani
Il 19 marzo a Lorient (Morbihan), Amaury de Saint-Quentin il prefetto della regione Bretagna, terra d’origine di Tabarly, ha ufficializzato il prestigioso riconoscimento alla presenza della compagna del velista Jacqueline Tabarly.
“Ognuno di questi yachts - ha dichiarato Amaury de Saint-Quentin - ha segnato importanti sviluppi nell'architettura navale. E tutti hanno lasciato un segno nella storia delle regate oceaniche”.
I Pen Duick II, III e VI si uniscono così al Pen Duick e al Pen Duick V tra i tesori nazionali di Francia.
Figura di spicco nella storia della navigazione a vela contemporanea, Eric Tabarly è considerato uno dei velisti più influenti di sempre.
Si calcola che abbia solcato i mari per oltre 400.000 miglia solo contando le regate: una distanza pari a 18 giri del mondo.
Ha partecipato a 4 edizioni della mitica “Whitbread”, precisamente negli anni 1973, 1977, 1981 e 1985. Tra i suoi numerosi successi, spicca la vittoria nella transatlantica in solitario del 1964, ottenuta a bordo del Pen Duick II.
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