Grazie alle guardie armate sui cargo e agli interventi delle forze militari antipirateria (tra le quali anche la Marina Militare Italiana), attaccare le navi per i pirati è troppo pericoloso. Se una volta erano sempre gli equipaggi a soccombere, ora, in molte occasioni sono i pirati a scappare sotto il fuoco degli equipaggi o delle navi da guerra, ma la situazione non è la stessa per le barche a vela.
Come ha detto Stuart Carruthers, uno dei massimi dirigenti della RYA (Royal Yachting Association), i pirati sanno che le barche a vela sono indifese o le loro difese molto deboli, inoltre sono barche leggere e lente che possono essere raggiunte facilmente, così queste sono divenute le prede favorite dei pirati.
Carrithers suggerisce di evitare accuratamente di navigare lungo le coste dell’Africa centro occidentale e prima di decidere la rotta di controllare la sicurezza della zona sul Foreign and Commonwealth Office website. Il dirigente mette in guardia non solo dagli atti di pirateria, ma anche dai tentativi di furti che a volte finiscono nel sangue.
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