Dei resti delle sette persone si è potuto stabilire che cinque erano uomini, per gli altri due è stato impossibile determinarne il sesso e l’età.
Nel 2019 lungo le coste giapponesi sono stati rinvenuti i resti di ben 150 pescherecci Nord Coreani, molti equipaggi sono stati salvati dalla Guardia Costiera nipponica, altri invece sono stati recuperati senza vita in acqua.
L’alto numero di naufragi di pescherecci Nord Coreani, ritiene la Guardia Costiera giapponese, è un effetto collaterale delle sanzioni internazionali imposte alla Corea del dittatore Kim Jong-un.
Si calcola che oltre metà della popolazione nord coreana non abbia sufficiente quantità di cibo.
Per ovviare alla carenza di cibo le autorità spingono i pescatori a pescare di più e questi si spingono sempre più a largo per cercare di riempire le reti, ma i pescherecci nord coreani sono vecchi e hanno una manutenzione molto carente dovuta alla mancanza dei pezzi di ricambio, quindi del tutto inadatti a spingersi a largo nell’oceano.
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