La diga del porto fu abbattuta nella sua sezione centrale a causa della forza del mare, aprendo alle onde la strada verso il cuore del porto e della città. Tutto il lungomare venne colpito dal mare, e i danni furono per centinaia di milioni di euro, con 225 imbarcazioni affondate.
A distanza di tre anni dai fatti sono ufficialmente iniziati i lavori per la ricostruzione del porto, affidati alla Savarese Costruzioni Spa/Sales Spa.
Il progetto prevede, oltre alla messa in sicurezza definitiva e al rinforzo della diga di sopraflutto, che questa venga allungata di circa 50 metri rispetto a quella originale, per proteggere maggiormente oltre che le barche ormeggiate anche e soprattutto l’abitato cittadino.
La posizione di Rapallo, con il lungo mare affacciato sull’acqua come altre cittadine della Riviera Ligure, necessita di un porto che ripari il centro dalle mareggiate, soprattutto da quelle provenienti da Libeccio che in Liguria e in Toscana nei mesi autunnali e invernali possono essere devastanti.
Quella del 29 ottobre 2018 fu comunque una mareggiata eccezionale. A confermarlo ci sono anche i dati diffusi da un’équipe dell’Istituto di scienze marine del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), che raccontano come in quelle 24 ore in Liguria e nell’Alto Adriatico, altra zona dove colpì la tempesta, furono registrate onde superiori ai 10 metri e l’impatto del mare sulla costa venne registrato addirittura dai sismografi.
Una sorta di tempesta perfetta.
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