La protesta dei corpi della Polizia e dei Vigili del Fuoco è iniziata quando questi hanno capito che con i 2.9 miliardi di dollari di aiuti arrivati alla città, che ha dichiarato lo stato di calamità finanziaria, si pagheranno solo una piccola parte dei loro stipendi arretrati.
I poliziotti e i pompieri sono scesi in piazza e minacciano lo sciopero durante le prossime olimpiadi.
Una minaccia che in qualsiasi paese del mondo desterebbe grande preoccupazione, ma che a Rio suona come l’annuncio della tragedia.
Per quanto quella di Rio sia una delle polizie più corrotte del mondo, pur non riuscendo a fermare la dilagante violenza, riesce comunque a mettervi un argine e a far sì che non si trasformi in una guerra civile, ma se la polizia dovesse smettere di pattugliare le strade, le conseguenze potrebbero essere drammatiche.
Tale minaccia, riferita a un periodo in cui la città sarà piena di turisti arrivati da ogni parte del mondo, potrebbe dare vita a una situazione veramente molto difficile.
La situazione è al limite, la polizia e i Vigili del fuoco non hanno la carta per scrivere i rapporti, la benzina è contingentata a un massimo di 30 litri al giorno per autovettura il che limita la possibilità d’intervento, negli uffici non c’è carta igienica e il servizio di pulizia, in molti uffici è stato sospeso.
Associazioni di cittadini fanno la colletta per assicurare i materiali indispensabili al funzionamento della polizia e dei vigili del fuoco.
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