L’annuncio era nell’aria ma adesso è ufficiale: alla Rolex Giraglia, la super classica dello Yacht Club Italiano in programma dal 10 al 18 giugno, sono stati banditi gli equipaggi e le barche russe.
I motivi sono quelli legati alla guerra in Ucraina, nel complesso scenario delle sanzioni internazionali poste in essere dall’Europa durante queste settimane. La decisione dovrebbe riguardare all’incirca tra i 50 e i 60 armatori, che sarebbero stati interessati a partecipare all’edizione 2022 della regata.
La Russia ha avuto un ruolo importante nell’ultimo decennio della vela in Mediterraneo, con una presenza significativa anche alla Giraglia. Basti pensare che nel 2010, 2011 e 2012 la vittoria in tempo reale andò ad Esimit Europa 2, ex Alfa Romeo, di Igor Simčič, armatore sloveno, che come sponsor aveva la multinazionale russa del gas Gazprom.
Nel 2012 Esimit stabilì anche il record della regata col tempo di 14 ore, 56 minuti e 16 secondi, che è ancora quello da battere. Nel 2017 fu invece il Tp 52 Freccia Rossa del russo Vadim Yakimenko ad aggiudicarsi la vittoria generale della regata andando a vincere la classifica IRC overall.
Nel 2022 la Rolex Giraglia tornerà a svolgere anche il suo programma di regate a Saint Tropez, con una tre giorni di regate inshore che precederanno la classica prova offshore che, dopo avere doppiato il mitico scoglio a nord della Corsica, arriverà a Genova.
Non si tratta dell’unico recente terremoto nel mondo sportivo riguardante le federazioni russe, anche nel tennis c’è stato un annuncio simile: gli atleti russi e bielorussi non potranno partecipare al prestigioso Wimbledon.
Niente torneo quindi per il tennista russo numero due al mondo Daniil Medvedev, ne per la ex numero uno al mondo, la connazionale Azarenka. Nel tennis, come nella vela, come in tutti gli altri sport professionistici, il divieto agli atleti russi e bielorussi al momento sembra ferreo.
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