Le protagoniste della collisione sono la barca dello skipper finlandese Ari Huusella su Ariel II e quella del francese Sébastien Destremeau su Alcatraz IT.
Ari Huusella, che si è preso tutta la responsabilità dell’incidente, racconta:“ Era notte ed ero stanco, avevo visto Sébastien sull’AIS, pensavo che fosse molto più lontano di quanto era in realtà. Normalmente setto lo schermo dell’AIS sulle 15 miglia, ma in questa occasione, non so perché, l’ho settato sulle 0,75 miglia, ovvero meno di un miglio, e me ne sono dimenticato. Quando mi sono accorto dell’errore sono scappato in pozzetto e ho visto l’Alcatraz, stava proprio davanti a me e gli stavo andando addosso a 18 nodi - continua Ari – giusto il tempo di cercare di deviare la rotta e ci siamo scontrati. Poco prima della collisione ho pensato – è finita – ma poi fortunatamente le due barche si sono solo strusciate, la barca di Sebatstien ha rollato pesantemente, la mia gli ha colpito il bompresso rompendogliene una parte.”
Un errore che poteva essere fatale, sarebbe bastato che Ariel avesse realizzato qualche secondo più tardi del suo errore e le due barche si sarebbero scontrate in pieno viaggiando a più di 15 nodi, l’urto sarebbe stato catastrofico.
Gli errori indotti dalle scale sbagliate degli schermi non sono rari, tra tutti il più noto è quello fatto dal navigatore di Team Vestas nella Volvo Ocean Race del 2014-2015 che durante la seconda tappa della Volvo Race, da Città del Capo ad Abu Dhabi, portò la barca a schiantarsi su di un reef in mezzo all’oceano il 29 novembre del 2014.
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