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venerdì 7 febbraio 2025
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La barca si capovolge e un uomo perde la vita

A pochissime miglia da una piccola isola australiana, durante una regata, un 11 metri ha perso la chiglia capovolgendosi all’istante, una vittima e due sopravvissuti

Runway: la barca si capovolge e un uomo perde la vita
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Torna l’incubo del Cheeki Rafiki, il First 40 che nel 2015 perse la chiglia uccidendo quattro persone. Il copione si ripete, una barca di 11 metri durante una regata in oceano a poche miglia da un’isola al largo dell’Australia, perde la chiglia e scuffia all’istante.

A bordo c’erano tre persone, due di queste, padre e figlio, riescono a salire sullo scafo capovolto della barca dove la Guardia Costiera li ha trovati poco dopo, mentre una terza persona di 65 anni non ce l’ha fatta, il suo copro è stato trovato poche ore dopo dalla Guardia Costiera.

Il Runway, questo il nome del Sayer 11 protagonista di questa tragedia, era una barca da regata con una lunga storia alle spalle.

Già nel 2007 la barca aveva dovuto abbandonare una regata per problemi alla chiglia e, proprio come il Cheeki Rafiki, aveva subito delle riparazioni alle appendici. Domenica, senza alcun preavviso, mentre la barca era impegnata in una dura bolina con vento sostenuto, la chiglia si è separata dallo scafo affondando.

L’equipaggio non ha potuto fare nulla, la scuffia è stata immediata, Runway si è capovolto e tutte e tre le persone a bordo sono andate a finire a mare.

Probabilmente la vittima cadendo ha urtato da qualche parte perdendo i sensi e morendo annegato, anche se questa teoria dovrà essere convalidata dall’autopsia già disposta dal magistrato.

Nel capovolgimento, l’EPIRB si è attivato facendo partire i soccorsi che sono arrivati in pochissimo tempo.

La perdita della chiglia è un evento molto raro, ma quando avviene le conseguenze sono sempre gravi perché nella maggior parte dei casi avviene quando la barca è di bolina, momento in cui la chiglia fa il massimo sforzo.

Come i prigionieri cedono e la chiglia cade, venendo a mancare il contrasto alle forze che spingono sul piano velico, la barca scuffia all’istante. Il movimento è così repentino che difficilmente l’equipaggio può fare qualche cosa. Più gestibile la situazione in cui, invece, la chiglia cede con la barca che avanza in andatura portante o al traverso.

Nel caso del Cheeki Rafiki ci furono diverse avvisaglie che la chiglia stava cedendo, tanto che l’equipaggio chiamò per radio il proprietario della barca il quale però, nonostante avesse garantito che avrebbe chiamato qualche esperto per capire se la cosa fosse o meno pericolosa, non lo fece. (Il Cheeki Rafiki era una barca da noleggio e al momento dell’incidente stava traversando l’oceano Atlantico)

L’equipaggio del Cheeki Rafiki, descrisse nelle sue conversazioni telefoniche dei rumori sinistri provenienti dalla chiglia e delle infiltrazioni d’acqua dai bulloni. Un esperto non avrebbe avuto difficoltà a lanciare l’allarme e chiedere al Rafiki di ammainare le vele e aspettare i soccorsi.

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