L’uomo era in navigazione dal 2010, era partito dall’Islanda e aveva quasi completato il giro del mondo, navigando in alcune tratte con la moglie e in altre da solo.
Al momento dell’incidente, che ha messo fuori gioco la barca dello skipper norvegese, nell’oceano infuriava una burrasca con venti molto forti. Un’onda ha rotto un oblò e l’acqua entrata a bordo ha causato un cortocircuito che ha innescato un incendio.
Dato il mayday l’uomo è stato raggiunto dalla nave portacontainer Southern Lily. A causa delle condizioni del mare il trasbordo dell’uomo è stata un’operazione difficile. Degli uomini si sono appesi alle scalette di corda e quando la barca è passata sotto la nave hanno afferrato e imbragato l’uomo. Se avessero fallito l’uomo avrebbe riportato gravi ferite nello schianto che è seguito tra barca e nave.
La barca è stata abbandonata in oceano con un trasmettitore ancora attivo.
Nello stesso giorno, un peschereccio ha prelevato nello stesso tratto di mare, un uomo da una zattera autogonfiabile. L’uomo aveva abbandonato la sua barca che era affondata dopo che l’albero rotto aveva bucato lo scafo.
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