Come ha raccontato lo stesso Croce, la campagna azzurra non sarà sostenuta da budget faraonici, ma si propone di comunicare un messaggio ben diverso. “Capacità, competenza e buon gusto – ha continuato – sono queste le caratteristiche del nostro progetto. Sarà una sfida meno clamorosa di quelle intraprese con barche piene di loghi. Vogliamo portare un esempio di marineria. E anche di made in Italy, perchè tutti i nostri partner, di cui ancora non posso rivelare l’identità, apparterranno alla nostra nazione”.
Indiscrezioni arrivano anche sulla barca che affronterà i tre oceani. “Sarà una barca nuova – ha concluso Croce – disegnata da un pool di progettisti. Presenteremo il progetto a settembre. Come prima sfida pensavamo di comprare una barca usata. Anche Giovanni lo aveva consigliato, perchè avremmo avuto una base già di nostra conoscenza. Ericsson e Puma, i team con cui avevamo avuto dei contatti, non hanno però voluto vendere le rispettive barche”.
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