Lungo le coste degli Stati Uniti e nelle acque interne negli ultimi cinque anni sono morte 3.970 persone per annegamento (rispetto al totale i velisti sono una minima percentuale), la maggior parte delle quali stava navigando in solitario su barche di piccole dimensioni.
La Guardia Costiera fa notare come sulle piccole barche le persone avvertono più difficilmente il pericolo perché questo è presente anche in condizioni meteo ottimali. Le persone cascano in acqua per i motivi più svariati: grandi onde sollevate da navi di passaggio, scivolate sul ponte, una manovra involontaria improvvisa. Dopo la caduta in mare la barca, spesso, riprende a navigare lasciando lo skipper in acqua da solo e senza giubbotto. In molti di questi casi, le persone non riescono a nuotare sino a riva e muoiono per annegamento.
Molte di queste morti si potrebbero evitare se chi è a bordo della barca vestisse un giubbotto salvagente.
Il problema non riguarda solo gli Stati Uniti, anche da noi diverse persone hanno perso la vita per annegamento per non aver indossato il giubbotto salvagente a bordo quando erano sole in barca.
Le scuole di vela in questo senso stanno facendo un lavoro encomiabile. E’ grazie a loro e alla loro insistenza sugli aspetti della sicurezza in barca che da noi gli incidenti mortali sono percentualmente molto bassi se confrontati con le statistiche di altri paesi.
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