“La nostra barca – ha detto Gregor Stimpfl, armatore di Hagar II – è veramente molto performante e nonostante le diciassette tonnellate acquisisce velocità anche con pochi nodi di vento. Con appena 3-4 nodi d’aria riusciamo a raggiungere una velocità di 5 nodi. Dopo il primo tratto di navigazione, oltrepassato il golfo di Palermo, si è alzato un vento di circa sette nodi da sud, al traverso, che ci ha permesso di raggiungere punte di velocità di addirittura 10 nodi”.
Hagar II è primo anche nella classifica in tempo compensato, davanti a Oxidiana e Nino (l’Este 40 di Miceli si trova al quinto posto) ed è al comando della seconda tappa. Le barche, infatti, sono ripartite dopo mezz’ora di sosta alla volta di Giardini Naxos (85 miglia). Nella mattinata i primi in classifica si trovavano al largo di Milazzo, con lo Stretto di Messina ancora da superare. La nottata, però, non è stata facilissima sia per il capolista che per Matteo Miceli e il suo Class 4°. Entrambe le imbarcazioni sono state rallentate da alcune spadare di frodo che hanno costretto i velisti a scendere in acqua per liberare la chiglia.
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