Tra venerdì e sabato, la flotta dei velocissimi monotipi è riuscita a disputare soltanto tre prove a bastone, a causa dei venti leggeri offerti dal campo di regata di Portimao, in Algarve. Se a Quantum Racing è bastata la prima di queste per avere la certezza di imporsi nell'Audi MedCup (aveva già un vantaggio di cinquanta punti su Bribon), la seconda è stata decisiva per la conquista del Trofeo Portogallo; Matador, la barca che comandava la classifica provvisoria, è infatti incappata in una partenza infelice, non riuscendo a concludere la prova oltre l'undicesimo posto.
Un risultato penalizzante al punto tale da fargli perdere la leadership, proprio ai danni del nuovo campione di specialità, incredibilmente regolare in tutte le sue prestazioni (nella Audi MedCup ha ottenuto una media di 4,1 punti a regata).
Entusiasmo alle stelle, come è ovvio che sia, in casa Quantum. “Abbiamo lavorato intensamente per tutta la stagione - ha detto Terry Hutchinson, skipper della barca a stelle e strisce - e questo è il risultato del nostro sforzo. Le ultime regate sono state le più dure perchè abbiamo dovuto difendere il primo posto e nella mente correva sempre il pensiero che uno o due piccoli errori avrebbero potuto pregiudicare tutto. La nostra filosofia è stata quella di piazzarci nei primi cinque in ogni regata disputata e il successo raggiunto è merito di tanti fattori come la barca veloce, un'ottima attrezzatura, lo stesso equipaggio per tutta la stagione e il fatto che a bordo mi sono sempre fidato di ognuno, mentre ero sempre molto concentrato nel far andare la barca al massimo”.
Sull'altra sponda, amaro in bocca per Francesco Bruni, tattico di Matador che poteva chiudere la stagione con un successo prestigioso. “Con la partenza della prima prova di sabato ci siamo autoeliminati. Subito dopo lo start Audi Q8, che era sottovento a noi, ci ha stoppato e da li in poi non siamo più riusciti a rimontare”. Peccato, davvero. Ma la sfida per l'anno prossimo è già lanciata.
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