Giovanni Soldini e il suo Team terminano la storica regata oceanica con un tempo reale di 4 giorni, 18 ore, 26 minuti e 51 secondi.
Il MOD 70 americano Argo ha tagliato per primo il traguardo, alle 20.50 32” del 17 luglio ora locale (il 18 luglio alle 6.50 32” UTC e 8.50 32” ora italiana), con un tempo reale di 4 giorni, 11 ore, 20 minuti e 32 secondi.
Poco dopo, alle 21.21 50” ora locale (il 18 luglio alle 7.21 50” UTC e 9.21 50” ora italiana), il trimarano inglese PowerPlay ha concluso la prova in 4 giorni, 11 ore, 51 minuti e 50 secondi.
Rimane imbattuto il record di velocità dei multiscafi, fissato nel 2017 dall’ORMA 60 Mighty Merloe, di 4 giorni, 6 ore, 32 minuti e 30 secondi.
Maserati Multi 70 e i suoi concorrenti sono partiti da Pt. Fermin, Los Angeles sabato 13 luglio alle 12.30 ora locale (19.30 UTC, 21.30 ora italiana), pronti ad una traversata oceanica di circa 2225 miglia.
La partenza della regata è stata difficoltosa per Maserati Multi 70: dai modelli meteo sembrava favorevole una rotta a Nord, per aggirare una zona di bassa pressione con 3-6 nodi di vento, prima di raggiungere l’aliseo stabile intorno ai 17 nodi.
Il centro della depressione si è però spostato a Sud con 3 ore di ritardo, bloccando a Nord la strada al trimarano italiano e permettendo ad Argo di passare di pochissime miglia. PowerPlay, che si trovava solo 5 miglia dietro al trimarano americano è rimasto bloccato nella bassa pressione e ha accumulato 100 miglia di ritardo su Argo.
Entrato nell’aliseo, il Team di Maserati Multi 70, con randa e gennaker spiegati, è partito all’inseguimento dei suoi concorrenti ma poco dopo un incidente lo ha costretto a rallentare.
Intorno alle 4.30 UTC di lunedì 15 luglio Maserati Multi 70 ha subito un grosso impatto con un oggetto non identificato. Appena sbarcato Giovanni Soldini spiega: “Abbiamo colpito con la prua dello scafetto di sinistra un grosso oggetto galleggiante, siamo passati all’improvviso da 24 a 0 nodi! Questo detrito ha poi colpito il timone laterale: il sistema di fusibile ha funzionato e il timone si è sollevato in posizione orizzontale, ma l’oggetto era alto almeno un metro sopra l’acqua e ha strappato via la metà esterna dell’ala del timone. Nell’impatto abbiamo perso anche il tubo di trasmissione di movimento sinistro”.
Il Team italiano si è dovuto fermare per un’ora, per valutare l’entità dei danni e rimettere in funzione il timone di sinistra: grazie al sistema di fusibili, pala e boccole erano intatte.
“Quando siamo riusciti a ripartire - continua Giovanni Soldini - navigando mure a destra non riuscivamo a raggiungere la velocità di prima: senza il foil del timone era difficile volare stabilmente e ogni volta che la prua di sinistra entrava in acqua rallentavamo tantissimo. Le abbiamo provate tutte ma era impossibile andare a più di 25 nodi, e i nostri concorrenti, con 3 nodi di velocità media in più, ci hanno distanziati molto.”
Giovanni Soldini e il suo equipaggio sono tuttavia soddisfatti delle performance di Maserati Multi 70:“Siamo super contenti dei grandi passi avanti che abbiamo fatto con gli ultimi cambiamenti, gli assetti dei timoni che abbiamo sviluppato negli scorsi mesi funzionano benissimo e riusciamo a volare molto più stabilmente. Nei bordi mure a sinistra raggiungevamo medie di 30 nodi e abbiamo volato tantissimo, nelle ultime 24 ore abbiamo fatto ben 670 miglia!”.
Nelle prossime settimane il Team di Maserati Multi 70 sarà impegnato nei lavori necessari per riparare i danni subiti durante la regata.
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