La manifestazione si è tuttavia confermata come un appuntamento diverso dalle altre kermesse nautiche, con un confronto più attivo tra pubblico e operatori, che hanno fornito l'occasione di far conoscere in ogni dettaglio i sessantacinque scafi in esposizione. Particolare successo lo hanno avuto gli scafi di dimensione medio-piccola, dai 30 ai 35 piedi, anche se non sono mancate diverse richieste di informazioni per il segmento da crociera oltre i 48 piedi. L'evento è servito anche all'associazione Vela&Vela per far sentire la propria voce, auspicando un aiuto del Governo per rilanciare un settore particolarmente colpito dalla crisi. “Il mercato della nautica è in affanno – ha affermato Gennaro Coretti, presidente di Vela&Vela – e il fatto che le vendite siano diminuite del 40 per cento è un effetto della crisi. Un taglio che non lede solo gli interessi dei produttori e venditori di imbarcazioni, ma di tutta la filiera, che conta 35.000 addetti. Sto parlando degli artigiani della nautica, i velai e il turismo nautico, sul quale molto si sta investendo, non solo in Friuli Venezia Giulia. Realizzare incentivi, così come per l'auto, anche per l'acquisto di una barca a vela, significherebbe rimettere in moto un intero settore economico e dare una mano all'ambiente. Le barche a vela non inquinano e riportano l'uomo a contatto con la natura”.
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