La risposta è SI, se si parla di Dinghy 12’ e si tratta di un trofeo intitolato all'indimenticabile Valentin Mankin, il grande timoniere dell’URSS vincitore di tre ori e un argento olimpici, in Finn, Star e Tempest. Un velista eccezionale che arrivò in Italia all’indomani della tragedia di Chernobyl accolto dalla Federazione Italiana Vela per la quale per anni ha prestato la sua opera nella preparazione olimpica. Un campione che ha scoperto e amato il Dinghy 12’ e il suo vulcanico parterre proprio sul lago di Massaciuccoli.
Il Trofeo Valentin Mankin è riservato ai Dinghy 12’, e si svolgerà il 19 e 20 gennaio 2019. Sono previste un massimo di quattro prove senza scarto.
Nata dall’entusiasmo di Fabrizio Cusin, Emanuele Tua e Italo Bertacca, tre dinghisti DOC della Flotta dell’Alto Tirreno, la manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, quest’anno sfodera anche uno sponsor d’eccezione, l’Eusider dei Fratelli Eufrasio e Antonio Anghileri (quest’ultimo Campione Italiano di Dinghy Classico 2016) una organizzazione di aziende di distribuzione e servizi che da quattro generazioni opera nel mondo dell’acciaio.
Nel 2018 alla regata hanno partecipato 43 timonieri, tanto da aver guadagnato sul campo l’appellativo di Nazionale Spontanea. Per questa edizione gli iscritti sono già più di 50.
Tra essi, oltre agli abitué padroni di casa, i migliori delle flotte dell’Adriatico, della Liguria, dei laghi prealpini e del Lazio (che per l’occasione comprende la Sardegna); tra essi oltre a campioni italiani e timonieri ai vertici della ranking list, tanti semplici appassionati, con dinghy moderni o classici, tutti insieme appassionatamente.
Tra i premi anche il Trofeo Challenge Cecilia Cusin per il primo posto femminile e grazie allo sponsor, ad estrazione, un picco realizzato in Ergal, un picco in legno e una vela Benedetti.
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