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sabato 14 settembre 2024
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Carla Demaria è il nuovo presidente dell’UCINA, la confindustria nautica

Demaria annuncia il suo programma intitolato: Etica, Solidarietà, Rinnovamento

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Santa Margherita Ligure – Ieri a Santa Margherita Ligure è stato eletto il nuovo presidente dell’UCINA, Carla Demaria, presidente e socio del cantiere Montecarlo Yachts di Monfalcone, produttore d’imbarcazioni a motore di alto livello con un fatturato di circa 50 milioni di euro e 300 dipendenti. Carla Demaria è anche Presidente di Beneteau Italia e Direttore Generale del marchio Beneteau.

Demaria, davanti a una sala gremita con circa l’80% dei soci dell’UCINA, 884 votanti su 1128 aventi diritto, ha illustrato il suo programma profilando un’associazione profondamente diversa da quella che è oggi.

I punti più importanti del programma sono, l’apertura dell’associazione a una base molto più larga. Demaria vuole aprire l’UCINA a tutti coloro che oggi non sono dentro o se lo sono lo sono in qualità di affiliati, ovvero senza diritto di voto.

Demaria immagina un UCINA molto più grande con delle quote associative molto ridotte, un UCINA non più enclave dei costruttori di superyacht a motore, ma un’associazione che sia realmente utile alla maggioranza di chi nel settore opera.

Il progetto di Demaria s’inserisce in un discorso più ampio fatto da Confindustria stessa che negli ultimi mesi ha apportato delle modifiche al suo statuto aprendosi anch’essa ad una base più larga.

E’ probabile che proprio su questo punto si sia consumato lo scontro con i dieci cantieri che il 25 marzo, una volta che era chiaro, in seguito ad un sondaggio sulle intenzioni di voto che Demaria avrebbe vinto con larga maggioranza, hanno abbandonato l’associazione nel tentativo di forzare la mano al consiglio dell’UCINA e la Demaria stessa inducendola a ritirare la sua candidatura.

Demaria è andata dritta per la sua strada e la presenza di un così elevato numero di soci e il risultato che ha visto solo 5 voti contrari o astenuti su oltre 800, gli ha dato ragione. La base di UCINA, ovvero la maggioranza del comparto nautico, hanno voglia di cambiare. Dopo anni in cui a fare da padrone nell’associazione sono stati pochissimi cantieri, oggi si avverte il bisogno di dare maggiore spazio ad altre realtà.

Il neo Presidente immagina un’associazione dove le differenze tra piccoli e grandi operatori siano meno evidenti di oggi se non nulle. Il programma prevede la divisione dei soci in sette sotto comparti, ognuno dei quali con una sua rappresentanza.

“Dopo l’uscita di alcune aziende – ha affermato il neo Presidente - siamo ridimensionati ma rafforzati nella difesa dei valori democratici che devono ispirare un’organizzazione associativa e di rappresentanza di interessi delle imprese. Non credo nella contrapposizione tra grandi e piccoli e sono convinta che le differenze possano essere trasformate in confronto. Con le modifiche che ho proposto allo Statuto si amplierà la partecipazione decisionale dei Soci attraverso l’accorciamento della catena della governance. Inoltre ognuno dei sette settori che abbiamo individuato avrà una sua  precisa rappresentatività."

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal rappresentante della vela in UCINA, il direttore generale del Cantiere del Pardo, Fabio Planamente, che si dice contento dell’elezione di Demaria e convinto che il nuovo presidente sarà capace di cambiare l’UCINA costruendo un’associazione più utile a tutti i soci, un’associazione alla quale si aderisce perchè è in grado di dare vantaggi concreti a coloro che vi appartengono, che siano questi cantieri con centinaia di milioni di euro di fatturato o piccoli concessionari.

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