In America, in totale, ci sono 11.861.811 barche, dove per barche s’intende qualsiasi cosa galleggi e possa trasportare una persona, quindi anche i pattini. Del totale circa 700 mila sono sandolini, piccole derive, kajak e barche senza motorizzazione, tutto il resto sono barche con almeno un motore. Le unità a vela sono il 2% del totale, ovvero 237.236 barche.
In Italia, tutto incluso, ci sono circa 400.000 unità di cui barche a vela ce ne sono all’incirca (comprese le derive) 80.000, il che, fatte le dovute proporzioni, ci fa capire come gli italiani siano un popolo di velisti in confronto agli americani che prediligono decisamente le barche a motore.
Se poi passiamo al numero di persone che amano andare in barca, sia che ne abbiano una o che siano dei charteristi, negli Stati Uniti si stimano 141.600.000 persone che sono andate in barca almeno una volta, di questi circa due milioni sono velisti.
Gli americani, oltre ad essere poco attratti dalla vela, sono anche molto nazionalisti e il 95% delle barche vendute negli States (vela e motore) per un giro di affari di 121,5 miliardi di dollari l’anno, sono costruite negli States.
L’ultimo dato che abbiamo trovato è relativo al reddito di questi diportisti, anche in questo caso non ci è stato possibile dividere tra velisti e motoristi. Negli Stati Uniti si calcola che il 62% dei diportisti abbia un reddito inferiore ai 100.000 dollari l’anno (ricordiamo che negli Stati Uniti la tassazione è molto più bassa rispetto al nostro paese e che la capacità di spesa di 100.000 dollari in America ha un peso specifico superiore rispetto a quello italiano), dato che si avvicina a quello italiano.
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