E’ iniziata così una nuova regata, con uno scenario completamente diverso da quello vissuto dagli equipaggi fino a quarantotto ore fa. Addio, infatti, ai forti venti portanti e attenzione, adesso, alle bolle di alta pressione che potrebbero costituire un elemento chiave per le sorti della classifica generale.
Ne sa qualcosa Ericsson 3 che, dopo essere rimasta impantanata in un buco di vento, ha messo a rischio la propria leadership. I cugini di Ericsson 4 si sono, infatti, avvicinati fino a cinque miglia di distacco, salvo poi tornare dietro di ottanta miglia quando Olsson e compagni hanno ripreso a navigare con velocità sostenute.
Gli ostacoli, tuttavia, sono all’ordine del giorno e tra poco meno di ventiquattro ore la flotta dovrebbe entrare in una temibile zona di alta pressione che potrebbe offrire qualche spiacevole sorpresa. Altro fattore da tenere in considerazione è la stanchezza degli equipaggi, in navigazione da oltre 10.000 miglia in condizioni tutt’altro che facili. I racconti e le dichiarazioni provenienti dalle barche, infatti, fanno capire che il traguardo non è mai stato tanto atteso come in questo caso.
Intanto, dopo il passaggio del secondo scoring gate, coincidente con Capo Horn, è cambiato il volto della classifica generale. Ericsson 4 ha rosicchiato altri punti sugli inseguitori ed ora può contare su un vantaggio di nove lunghezze e mezzo sul secondo classificato, Puma, che ha superato Telefonica Blue. Anche Ericsson 3 ha guadagnato una posizione, ai danni di Green Dragon.
Classifica provvisoria quinta tappa:
1. Ericsson 3: 1.321 miglia all’arrivo
2. Ericsson 4: + 80 miglia
3. Puma: +165 miglia
4. Green Dragon: + 255 miglia
5. Telefonica Blue: +727 miglia
Classifica generale Volvo Ocean Race:
1. Ericsson 4: 56,5 pt
2. Puma: 47 pt
3. Telefonica Blue: 46,5 pt
4. Ericsson 3: 35,5 pt
5. Green Dragon: 34,5 pt
6. Telefonica Black: 21 pt
7. Delta Lloyd: 12 pt
8. Team Russia: 10,5 pt
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